Conte: “I miei sfoghi erano una strategia”

Antonio Conte, allenatore del Tottenham, è tornato sulle sue recenti esternazioni, negando che fossero frutto di emotività, bensì ammettendo che facevano parte di una strategia di comunicazione con i propri giocatori e con il club. Ne parla il Daily Mail. Ricordiamo in breve: Conte ha prima esaltato i suoi, parlando di un gruppo fortissimo con cui non aveva mai lavorato finora, dopo la vittoria 3-2 sul Manchester City, per poi cambiare idea dopo la sconfitta con il Burnley, dicendo che il problema erano proprio i giocatori, la rosa a disposizione. Non solo: l’allenatore pugliese ha pure fatto accenno a un possibile addio al Tottenham in estate dopo la quarta sconfitta in cinque gare. È poi arrivato finalmente il riscatto, con il successo 4-0 a Leeds, che è costato la panchina a Bielsa. Ma Conte non è parso ancora soddisfatto del tutto, dicendo: “Deve essere l’inizio, non un episodio”.

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Conte: “Ho parlato così per cambiare la cultura del club”

In vista del quinto turno di Fa Cup contro il Middlesbrough, Conte ha spiegato anche agli inglesi – noi italiani lo conosciamo – che le sue parole non erano frutto dell’emotività, ma parte di una strategia per cambiare la cultura del club. “Bisogna capire quando c’è una strategia o meno e quando è solo emotività. Ogni volta che faccio una conferenza stampa c’è una strategia dietro. Ho capito che dopo Burnley era arrivato il momento di parlare in un certo modo perché avevamo perso 4 partite su 5, dopo aver vinto con il Manchester City. Ho cercato di inviare il messaggio giusto a me stesso, al club e ai giocatori”. E ancora: “Dobbiamo sapere che siamo qui per goderci il calcio, ma anche per migliorarci, per impegnarci e metterci voglia al 100 per cento. E che una squadra come il Tottenham non esiste che perda quattro partite su cinque”. Ancora più esplicito, Conte: “Se qualcuno ha capito che le mie parole provenivano da un momento di emotività, rispondo no. In quel momento ho inviato un messaggio specifico a tutto l’ambiente, come ho fatto in passato: lo faccio quando voglio spingere la situazione e l’ambiente nella stessa direzione perché vedo che possiamo fare di meglio”.

Conte: “I tifosi cantano il mio nome: è emozionante”

Si è integrato con l’ambiente, Conte: “Voglio ripagare i tifosi per il loro incredibile sostegno. Voglio ringraziare i fan perché penso di non meritare, dopo soli quattro mesi, i cori per me. Per me è incredibile, devo solo dire grazie perché ogni volta che cantano il mio nome mi danno molta spinta. Ma vorrei ripagare la loro fiducia migliorando la situazione del club”. Conclude: “A volte sono un po’ arrabbiato quando il risultato non è buono perché vorrei dare ai tifosi un successo, perché so che i giocatori sono totalmente coinvolti, insieme a me, per cercare di regalare la vittoria ai nostri fan”.

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