Conte e Pioli, due mondi opposti. E ai derby Antonio surclassa Stefano

In Inter-Milan è il confronto fra due allenatori dalla mentalità e dalla filosofia differente. Esattamente come la tradizione che si trascinano nelle stracittadine…

Sabato sera a San Siro sarà sfida totale. Non solo in campo, ma anche in panchina, dove si misureranno due stili e due filosofie di gioco differenti. Inter-Milan sarà anche Conte contro Pioli, due tecnici diversi anche dal punto di vista caratteriale, che si scontreranno per la seconda volta dopo il pirotecnico 4-2 nerazzurro dello scorso 9 febbraio. Quella sera ebbe la meglio il tecnico leccese grazie a una ripresa da urlo, ma Pioli disegnò un Milan quasi perfetto che dominò nei primi 45’ ponendo le basi per la rinascita dei mesi successivi. Adesso il tecnico rossonero cerca la rivincita, mentre Conte punta a consolidare la propria di fama di “specialista” nei derby, almeno quelli nostrani.

Stile e mentalità

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Mentalità e ambizione sono forse gli unici punti di contatto fra gli attuali tecnici di Inter e Milan. Per il resto, Conte e Pioli rappresentano due universi paralleli, talvolta addirittura contrapposti. Al carattere vulcanico di Conte, abituato alla contesa e ai toni accesi, fa da contraltare la pacatezza di un Pioli poco avvezzo alle polemiche e che non ama per nulla i riflettori. A bordo campo, però, vivono entrambi come due leoni in gabbia: frenetico e viscerale il nerazzurro, rabbioso e determinato il rossonero. Le rispettive differenze caratteriali si riflettono inevitabilmente sulla filosofia e lo stile di gioco, per quanto in entrambi i casi votati al medesimo obiettivo: il successo, da inseguire con ossessione e ostinazione. Conte predilige intensità e sforzo collettivo, valori su cui ha sempre fondato squadre muscolari spinte da una fame vorace. Pioli, al contrario, predica dinamismo e armonia come linee guida, da sempre convinto che risultati e bel gioco vadano necessariamente di pari passo. Entrambi sono riusciti a imporre il proprio inconfondibile marchio in ogni squadra allenata, dagli inizi delle rispettive carriere sino a oggi, ma non esiste necessariamente un’unica formula vincente. Il primo tempo del derby giocato lo scorso 9 febbraio, ad esempio, aveva dato ragione al tecnico rossonero. La ripresa ha invece ribaltato prospettiva e sostanza, consegnando a Conte uno dei successi più esaltanti del suo primo anno in nerazzurro.

Tendenze e precedenti

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Sabato sarà l’occasione per la controprova. Nel caso specifico di Conte e Pioli, anche l’opportunità di ribadire o sfatare tradizioni ben delineate (e anche in questo caso contrapposte) in sfide che, come tutti i derby, sfuggono a pronostici e previsioni. Analizzando i rispettivi precedenti nelle stracittadine, infatti, i due tecnici dimostrano tendenze diametralmente opposte: sin dai tempi in cui allenava la Lazio, Pioli ha collezionato esclusivamente amarezze in tutti i derby disputati (tre sconfitte e un pareggio nella capitale, due pareggi a Milano da tecnico nerazzurro e un k.o. sulla panchina rossonera, quello di febbraio). Conte, al contrario, vanta un bilancio perfetto, almeno in Italia: da tecnico di Juve e Inter, infatti, il tecnico leccese finora ha collezionato solo vittorie nei derby (quattro a Torino e due a Milano). Al contrario, nel biennio in Inghilterra sulla panchina del Chelsea Conte ha particolarmente sofferto le sentite sfide con l’Arsenal (contro cui ha raccolto solo una vittoria e ben quattro k.o., tra questi anche la sconfitta in finale di FA Cup nel 2017), mentre è in sostanziale equilibrio il bilancio con le altri rivali londinesi (tre vinte e due perse con il Tottenham, due vinte e due perse con West Ham e Crystal Palace). Gli scontri diretti tra i due, compreso il triennio 2011-14 in cui Conte allenava la Juve e Pioli il Bologna, vedono in testa il tecnico salentino con quattro vittorie e un pareggio. La sfida di sabato sera scriverà un nuovo capitolo per entrambi, svelando chi tra Conte e Pioli riderà per ultimo.

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