Conte: “Dzeko? Non ho chiesto nulla, Sanchez è disponibile. Via solo chi è scontento”

Il tecnico alla vigilia del Benevento: “Se qualcuno accosta Edin all’Inter per una mia volontà è lontano anni luce dalla realtà. La rosa è questa”

Francesco Fontana @fontafrancesco1

29 gennaio – Milano

Milan a Bologna, Inter in casa con il Benevento. Facile pensare che Antonio Conte, a quota 41 punti in classifica a -2 dal Milan, speri in un regalo da parte di Mihajlovic. In ogni caso, i suoi dovranno battere un ottimo Benevento, tema d’apertura della conferenza stampa della vigilia. Inevitabili, poi, le domande sulla trattativa del momento con la Roma per un possibile scambio tra Sanchez e Dzeko.

Mister, il Benevento sorprende.
“Stanno facendo molto bene e sono felice per Inzaghi, che si sta confermando dopo la promozione della scorsa stagione. Ora inizia il girone di ritorno e ogni punto sarà più pesante: ogni squadra ci metterà qualcosa in più”.

Si parla molto di Dzeko: cosa porterebbe il bosniaco?
“Prima di tutto, chiarisco che non ho chiesto nulla alla priorità: se qualcuno accosta Dzeko all’Inter per una mia volontà è lontano anni luce dalla realtà. Non deve passare il messaggio che ci sia dietro un capriccio da parte mia: finora ho influito poco in questo tipo di decisioni. E non vado oltre: ho rispetto per il calciatore, per la Roma e i miei giocatori. La rosa è questa: se qualcuno decidesse di andare via perché infelice potrebbe cambiare qualcosa. Oppure se si presentassero delle opportunità a spesa zero. Non creiamo instabilità nell’ambiente: dobbiamo stare zitti e pensare al lavoro. Stiamo accettando tutto, non trovo giusto che certe cose possano minare la nostra concentrazione. Io sono il primo a non volere distrazioni”.

Segnate tanto, ma sbagliate forse troppo: cosa manca ancora?
“Per migliorare nell’ultimo passaggio dobbiamo solo lavorare. Creiamo tanto, spesso i portieri avversari sono i migliori in campo, ma dobbiamo essere più determinati là davanti”.

È confermata la partita di venerdì a Firenze?
“Chiedete alla società. Sicuramente non vedo perché, con la Coppa Italia in mezzo, non si possa posticipare la partita di un giorno”.

La storia di Eriksen a Milano può ricominciare?
“Conosciamo le sue qualità balistiche, ci aspettiamo molto anche nel resto. Vero, mancava uno specialista sulle punizioni, ma ripeto: mi aspetto molto anche durante la partita”.

Sanchez potrebbe risentire di certe voci?
“Alexis è un calciatore dell’Inter e, come tale, è a disposizione. Deve rimanere concentrato”.

Avrebbe sperato nel ricorso per le due giornate di squalifica?
“No, ho chiesto io al club di non ricorrere al ricorso. È una decisione, giusta o sbagliata che sia, da accettare. I ragazzi, dopo un anno e mezzo insieme, sanno cosa dovranno fare contro il Benevento. E non dimentico il mio staff, che mi sostituirà alla grande”.

Quali sono le condizioni di Vecino e Sensi?
“Con Matias abbiamo deciso di fargli giocare qualche partita: si sta avvicinando al pieno recupero e spero di averlo al top il prima possibile. Per Stefano stiamo calibrando il lavoro per permettergli di migliorare la condizione”.

Si aspetta ulteriori novità dopo la lite tra Ibrahimovic e Lukaku?
“Non saprei e non mi interessa, onestamente: Romelu era in diffida e, con l’ammonizione, è semplicemente scattata la squalifica”.

Rispetto alla scorsa stagione, siete migliorati nelle partite pesanti.
“L’approccio dovrebbe essere sempre ottimo, poi è normale che nell’arco doi un campionato gli scontri diretti diventino fondamentali. Quest’anno tutte le gare sono dure, pur valendo sempre tre punti”.

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