Conte al Napoli: ingaggio e durata del contratto, non ci sono clausole

Antonio Conte è già stato avvistato al centro storico di Napoli: sottoforma di statuina, sorridente e con il pollice alto, un completo nero, la cravatta allentata e un corno molto napoletano a mo’ di pochette. O di fiore all’occhiello, poco importa: è così che l’ha immaginato il maestro presepiale di San Gregorio Armeno, Genny Di Virgilio. Di certo la città lo aspetta, attende l’annuncio ufficiale e di conseguenza il rientro di De Laurentiis da Ibiza per allestire una presentazione ufficiale in grande stile. Il conto alla rovescia è partito, manca davvero poco: giusto il tempo di limare gli ultimi dettagli e poi il signor Conte, il pollice, potrà mostrarlo in carne e ossa al popolo azzurro.

I dettagli del contratto

Il suo pool legale, nel frattempo, sta completando la lettura del contratto che dovranno firmare lui e De Laurentiis, surfando tra le onde delle innumerevoli clausole e sezioni varie che abbracciano ogni aspetto possibile. Compresa la famosissima – e a volte famigerata – questione dei diritti d’immagine. Routine, comunque. Anche perché l’intesa tra Conte e il Napoli è totale, a cominciare dai termini fondamentali: accordo triennale senza alcuna opzione o clausola d’uscita anticipata o risoluzione fissata a favore o a discapito dell’una o dell’altra parte. Nulla: un contratto fino al 2027 secco, insomma, con un ingaggio di 6 milioni a stagione più bonus legati alla Champions e allo scudetto. Conte e Adl sono d’accordo da un po’, in merito, anche perché il tecnico è entusiasta del progetto e della prospettiva di allenare il Napoli. Fermo restando una serie di garanzie tecniche: a cominciare dall’incedibilità di Kvara. Conte ritiene imprescindibile per il suo progetto anche Di Lorenzo, il capitano che ha chiesto la cessione prima dell’ultima partita con il Lecce.
 


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