Consigli Fantacalcio/ Formazioni Serie A, il personaggio è Mattia De Sciglio: da Chievo a Chievo nel nome di Maldini (oggi, 14 ottobre)

CONSIGLI FANTACALCIO 2016/2017: IL PERSONAGGIO MATTIA DE SCIGLIO, DA CHIEVO A CHIEVO NEL NOME DI MALDINI (14 OTTOBRE 2016) – Riecco i consigli del Fantacalcio 2016/2017 anche oggi, 14 ottobre, e come ogni venerdì che si rispetti ecco tornare il nostro appuntamento con il personaggio della settimana. Per l’occasione abbiamo deciso di fare una scelta un po’ particolare: troppo facile parlare sempre del goleador di turno, della stella indiscussa della Serie A. Oggi no, oggi parliamo di un difensore, precisamente di un terzino: Mattia De Sciglio. Ci perdonerete questa scelta non proprio popolarissima, ma leggendo questo pezzo forse vi troverete d’accordo con noi comprendendo lo spirito che ci ha portati a prendere questa decisione. Arriviamo subito al punto: nell’ottava giornata di Serie A il Milan è infatti atteso a Verona, in una sfida tra due squadre che in questo inizio di campionato hanno totalizzato lo stesso numero di punti e si trovano a vivere una gara che per quanto la stagione sia ancora giovane sa già di spareggio per l’Europa. Ma perché scegliere De Sciglio? Non ha fatto nulla di eccezionale fin qui da meritarsi le attenzioni dei Fantallenatori italiani: 5 partite giocate e media voto di poco superiore al 5,5.

CONSIGLI FANTACALCIO 2016/2017: IL PERSONAGGIO MATTIA DE SCIGLIO, DA CHIEVO A CHIEVO NEL NOME DI MALDINI (14 OTTOBRE 2016) – Allora, visto che un buon motivo numerico/statistico non c’è, ve la spieghiamo noi la scelta del Sussidiario. Serve andare indietro nel tempo di oltre 4 anni, fino al 26 aprile del 2012, data d’esordio in Serie A di un giovanissimo rossonero di nome Mattia De Sciglio, proprio al Bentegodi, proprio contro il Chievo. Fu allora, sotto le direttive di Massimiliano Allegri, che il giovane rossonero assaporò per la prima volta il gusto di giocare da titolare nel Milan dei grandi, che per la cronaca quella partita la vinse 1 a 0. Fin da quella prestazione umile e precisa, senza orpelli e inutili artifici, De Sciglio impressionò la critica e la stampa, gli addetti ai lavori e i colleghi più esperti. Giocava con la maturità di un giocatore esperto, lui che aveva 20 anni, che non aveva paura a giocare il pallone dinanzi al pressing avversario, che aveva il coraggio di sovrapporsi, la forza atletica per tornare a difendere. Tutto faceva pensare che si trattasse di un predestinato: dall’atteggiamento sempre concentrato e rispettoso nei confronti dei senatori della squadra, fino all’intelligenza tattica che gli permetteva di leggere al meglio tutte le situazioni verificatesi durante la partita. Da qui la convocazione per poche partite nell’Under 21 e subito dopo nella Nazionale: sembrava tutto naturale, tutto scontato all’interno di un processo di crescita pressoché inesorabile. Poi, all’improvviso, qualcosa si è rotto: le annate storte del Milan, una sorta di appagamento fisiologico nel giocatore, De Sciglio si è smarrito. Il posto da titolare fisso che non è più una certezza, la sicurezza in campo che ne risente, le critiche dei tifosi che si accavallano con quelle della stampa. De Sciglio si è normalizzato, ha perso di vista quelle qualità che avevano fatto di lui un giocatore diverso da tutti gli altri. La stampa, sempre propensa a scomodare paragoni importanti e alle volte improponibili, dopo le prime prestazioni aveva parlato di lui come del “nuovo Maldini”. Un confronto che però non era parso poi così azzardato: in comune c’era il ruolo di terzino sinistro, l’eleganza con cui veniva interpretato, il fatto di avere fatto tutta la trafila nelle giovanili rossonere fino alla prima squadra.

CONSIGLI FANTACALCIO 2016/2017: IL PERSONAGGIO MATTIA DE SCIGLIO, DA CHIEVO A CHIEVO NEL NOME DI MALDINI (14 OTTOBRE 2016) – C’era chi disegnava per lui un futuro da capitano, chi lo vedeva come nuova bandiera di un Milan che prima o poi sarebbe rinato, e la legittimazione era venuta direttamente dall’emblema del Diavolo dei mille successi, quel Paolo Maldini che in un’intervista disse che De Sciglio aveva tutte le qualità per diventare il suo erede. E proprio nei giorni in cui Maldini dice no alla proposta di diventare direttore tecnico del nuovo Milan dei cinesi, nei giorni in cui muore la speranza di vedere sventolare l’ultima grande bandiera rossonera, De Sciglio ha la possibilità di riprendere un discorso che in rossonero si è interrotto forse troppo presto. Del terzino sembrano infatti esistere due versioni: quella al Milan, incerta e spaurita, e quella in Nazionale, dove De Sciglio si trasforma in un guerriero mai domo, capace di interpretare in maniera moderna il ruolo di terzino. Quando in estate su De Sciglio stava piombando la Juventus di Massimiliano Allegri, lo stesso allenatore che 4 anni prima lo aveva lanciato, la tifoseria meneghina si è spaccata in due: da una parte chi non vedeva l’ora di spedire il “sopravvalutato” Mattia a Torino, dall’altra chi non aveva ancora perso la speranza di farne una bandiera e chiedeva alla società di insistere su di lui. La dirigenza rossonera ha dato ascolto ai sentimenti più che alla logica, ha deciso di puntare ancora su di lui. E mentre la bandiera Maldini è stata ammainata in maniera pressoché definitiva, la speranza che un vento fresco gonfi il vessillo di De Sciglio non è ancora svanita. Per questo De Sciglio è il personaggio della settimana nei nostri consigli per il Fantacalcio: perché non sono passati inosservati i suoi tentativi di tornare a stupire, perché da Chievo a Chievo sembra essere passata una vita, ma sono trascorsi solo 4 anni. De Sciglio fa ancora in tempo a diventare ciò che ha sempre sognato, e noi a puntare su di lui, a sperare in un lieto fine in un tempo in cui è calcio è solo nostalgico e non più romantico. Si chiamano consigli per il Fantacalcio, ma alle volte assomigliano alla posta del cuore…(Dario D’Angelo)

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