Confederations Cup, finale Germania-Cile: Messico ko

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Confederations Cup, finale Germania-Cile: Messico ko
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Una doppietta di Goretzka nei primi minuti del match affonda Moreno e compagni, nella ripresa  i sigilli di Werner e Younes. Di Fabian il gol della bandiera

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ROMA – Una spietata Germania spegne i sogni del Messico e raggiunge il Cile in finale di Confederations Cup, in programma il 2 luglio prossimo a San Pietroburgo. Una doppietta di Goretzka nei minuti iniziali indirizza il match, nella ripresa Werner firma il tris prima del botta e risposta finale Fabian-Younes per il 4-1 finale. 

MORENO SBAGLIA, GORETZKA NON PERDONA – La nazionale di Osorio entra benissimo in campo, prendendosi spazi e palla, la Germania controlla e attende l’errore per ripartire: dopo cinque minuti, è proprio dal piede di Hector Moreno (e dal suo passaggio sbagliato) che parte il contropiede letale finalizzato da Goretzka. Un’azione, un gol: efficienza tedesca, Messico stordito e di nuovo punito dopo altri due minuti con una ripartenza in fotocopia dei campioni del mondo, ancora conclusa da Goretzka: doppietta lampo, testa della classifica marcatori del torneo con tre gol e biglietto per la finale già quasi in tasca.

ORGOGLIO MESSICO MA WERNER LA CHIUDE – Incassati i due schiaffoni, la “Tricolor” prova a riorganizzarsi: rischia di prendere il terzo gol – provvidenziale Ochoa che risponde alla conclusione di Werner – ma va anche due volte vicina alla rete che riaprirebbe i giochi, prima con Hernandez e poi con una punizione di Ander Herrera. Dopo l’intervallo fuori Aquino, dentro Lozano per provare la rimonta, Ter Stegen ferma Jimenez ma dopo pochi minuti della ripresa arriva il terzo gol tedesco che chiude definitivamente i giochi per la finale: è Werner (anche lui tre gol in Confederations) ad appoggiare in rete a porta vuota l’assist di Hector sul quale era uscito alla disperata Ochoa.

FABIAN RIAPRE, YOUNES RICHIUDE – Layun cerca la rete della bandiera, Ter Stegen gli si oppone, poi è la traversa a dire di no al colpo di testa di Jimenez. Entra anche Rafa Marquez, vera leggenda del calcio messicano, e solo un’altra gran parata di Ter Stegen gli nega la gioia del gol dopo il suo colpo di testa. Il portiere tedesco a un minuto dal 90° si arrende alla staffilata da quasi quaranta metri del nuovo entrato Fabian, subito dopo però Younexs rimette la Germania a distanza di sicurezza. Messico che torna a casa, la Germania vola a San Pietroburgo.

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