Comunicato dell’Inter a sostegno dei tifosi lasciati fuori dal Dragao

Irritazione del club nerazzurro. Interviene anche un europarlamentare. La Uefa per il momento non ha aperto un’inchiesta perché la vicenda è stata gestita dalle autorità portoghesi

Il giorno dopo non è svanita la rabbia dei tanti tifosi dell’Inter che, nonostante avessero acquistato tramite i canali ufficiali un biglietto, non hanno potuto entrare al Dragao e sono rimasti accalcati per 90′ su una scalinata sotto una delle tribune dell’impianto di Porto. Dopo il passaggio del turno, l’ad Marotta ha annunciato la volontà di presentare un esposto all’Uefa e a riguardo l’Inter non farà passi indietro. A confermarlo oggi pomeriggio è arrivato il comunicato del club di viale della Liberazione.

PRESA DI POSIZIONE

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Ecco il testo del comunicato diffuso dall’Inter: “FC Internazionale Milano esprime la massima solidarietà nei confronti dei propri tifosi, provenienti da tutta Europa e in possesso di regolare tagliando d’accesso per la partita di ieri sera, Porto-Inter, ai quali è stato vietato l’ingresso allo stadio Do Dragão. A seguito di decisione unilaterale del Porto, moltissimi sostenitori interisti, tra i quali numerose famiglie con bambini, sono stati segregati in una zona di contenimento nei pressi del settore ospiti e lì trattenuti per tutta la durata della partita a cui non hanno potuto assistere, esponendoli così a una grave condizione di tensione e potenziale pericolo. FC Internazionale Milano chiede a Uefa di intervenire affinché si faccia luce su quanto accaduto e che situazioni di questo genere, in contrasto con i principi cardine di sportività, uguaglianza ed inclusione, non si ripetano mai più, a difesa di tutti i tifosi, indipendentemente dalla propria fede calcistica e nazionalità di provenienza”.

EUROPARLAMENTARE

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A sostegno dei supporters dell’Inter si è schierato anche l’europarlamentare Carlo Fidanza che è intenzionato a presentare un’interrogazione per avere chiarimenti su quanto accaduto al Dragao. Il politico era a Porto e ha visto con i suoi occhi i tanti tifosi nerazzurri che sono rimasti fuori dall’impianto nonostante il biglietto acquistato regolarmente.

POSIZIONE UEFA

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A Nyon naturalmente erano stati messi al corrente della situazione dai loro delegati già nella mattinata di ieri, ma nessuno è potuto intervenire: si è trattato di una questione di sicurezza ed è stata gestita dalle autorità portoghesi, in contatto con i due club. La Uefa, fanno sapere dalla Svizzera, non era competente a decidere in un caso analogo. Ecco perché non ha ancora aperto un’inchiesta, ma al tempo stesso sta monitorando la vicenda. “La responsabilità per la sicurezza e per la protezione degli spettatori e la relativa politica di emissione dei biglietti sono determinate dall’organizzatore della partita (quindi il Porto, ndr) e dalle autorità competenti. Le misure di mitigazione sono state discusse tra i due club. La Uefa sta attualmente esaminando il caso” la nota che è stata diffusa da Nyon.

CONSUMATORI

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Nel frattempo alcune associazioni di consumatori sono pronte a dare sostegno ai tifosi che hanno speso soldi per l’acquisto del tagliando d’ingresso allo stadio, per il volo aereo e gli hotel, ma non hanno assistito al match.

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