Como-Wolverhampton, il caso Hwang rischia di esplodere: scende in campo la Fifa

La Federazione calcistica coreana ha scritto alla FIFA per esprimere “serie preoccupazioni” dopo che Hwang Hee-chan, attaccante del Wolverhampton, sarebbe stato preso di mira da un presunto commento razzista da parte di un giocatore del Como durante l’amichevole pre-campionato a Marbella. Lo riferisce la BBC.

Il botta e risposta tra Wolverhampton e Como

La posizione del Como è nota: il club lariano ha dichiarato di non ritenere il commento razzista, aggiungendo che “la reazione di alcuni giocatori dei Wolves ha ingigantito l’incidente”. I Wolves e Hwang insistono, invece, sul fatto che si è trattato di razzismo e stanno collaborando con la Federcalcio inglese per formalizzare la loro denuncia, che verrà inviata alla UEFA e alla FIGC. La UEFA aveva spiegato di non avere il potere di indagare perché non si trattava di una partita di una competizione UEFA.

La Federcalcio coreana invoca provvedimenti

La KFA ha quindi portato la questione all’organismo di governo del calcio mondiale, la FIFA: “In una lettera ufficiale inviata alla FIFA il 18 luglio, la Federcalcio coreana ha espresso seria preoccupazione per il comportamento razzista subito da Hwang Hee-chan da parte di un giocatore della squadra avversaria durante una recente partita di allenamento e ha lanciato un appello per impedire che si verifichino discriminazioni razziali sui campi di calcio. Per sradicarlo, abbiamo chiesto alla fifa di rafforzare ulteriormente le sanzioni contro i responsabili”


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