Commisso: “Voglio uno stadio moderno, se non me lo fate fare…”

Il numero uno viola ha parlato ancora del suo progetto: “Abbiamo iniziato un percorso che potrebbe fare avere a Firenze non solo un impianto di alto livello, ma che potrebbe generare un volano per l’economia toscana in un momento di crisi “

Il presidente e proprietario della Fiorentina Rocco Commisso è tornato a parlare del progetto stadio: “Dal mio arrivo a Firenze, abbiamo sempre dichiarato di volere regalare una casa ai nostri tifosi che fosse all’altezza di Firenze e della storia della Fiorentina. Come prima opzione il nostro piano è stato quello di rendere lo Stadio ‘Artemio Franchi’ un impianto moderno e all’altezza delle esigenze di un Club che ha delle grandi ambizioni. Abbiamo chiesto a Deloitte, una delle aziende di servizi di consulenza più importanti del mondo, un’analisi che oggi vi abbiamo illustrato con l’obiettivo di far capire a tutti i profondi vantaggi che un’opera di tale portata genererebbe non solo per la Fiorentina, ma per tutta la città. Abbiamo iniziato un percorso che potrebbe fare avere a Firenze e ai fiorentini non solo uno stadio di altissimo livello, ma che potrebbe generare un volano importante per l’economia toscana in un momento di grande crisi come quello che stiamo affrontando e che dovremo affrontare ancora per molto tempo”.

Nervosismo

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Il nuovo stadio potrebbe riportare la Fiorentina fra i top club europei. Maggiori ricavi consentirebbe una maggiore capacità di investimento e una crescita del fatturato non più connessa solamente ai diritti tv: “È stato fatto molto lavoro in questi due mesi per preparare Firenze a quello che vogliamo fare – ha sottolineato ancora Commisso – L’Italia è quarta per ricavi fra le cinque grandi leghe europee, l’ultima se togliamo i diritti tv. Mi chiedono di portare la Fiorentina in Champions ma siamo ottavi in Italia per ricavi, che negli ultimi 11 anni sono passati da 101 a 93 milioni. In America c’è grande competizione per portare una squadra da una città a un’altra e nella Mls, se non hai lo stadio, non ti concedono una franchigia. Se qui fossimo in America, nel giro di un anno avrei portato la Fiorentina in Svizzera. Non sono un turista ma un business man e spero ci diano l’opportunità di fare investimenti”. Commisso ha continuato: “Coi soldi di Rocco le cose si devono fare come voglio io, nei limiti della legge. Ho messo più soldi io in due anni che tutti quelli che sono venuti prima di me. E io i soldi non li ho rubati. C’è il rischio che io perda l’entusiasmo. Ho 70 anni, voglio lasciare qualcosa di bello a Firenze ma se non me lo fate fare, non so cosa succederà. Tutta questa storia mi sta innervosendo molto”.

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