Come riparte la Lazio: test incoraggianti, umore ottimo ma pesa lo stop di Immobile

Sarri si affida a Milinkovic per superare gli ostacoli Juventus e Napoli. Poi, fino a Natale, il calendario sarà favorevole

I biancocelesti, prima della sosta per le nazionali, erano apparsi in crescendo. La perdita di Immobile – in dubbio per il big match con la Juve – potrebbe essere la nota più dolente di questa ripresa.

Nelle ultime partite prima della sosta la Lazio aveva trovato una continuità di rendimento figlia sopratutto di una buona condizione fisica raggiunta. I giocatori rimasti a Formello si sono allenati decisamente bene nelle due settimane di pausa, ma c’è l’incognita di quelli che sono andati in nazionale (ben otto giocatori). I test cui si sono sottoposti una volta rientrati alla base hanno comunque avuto un esito incoraggiante. La gamba, insomma, sembra esserci.

Nonostante la delusione per due vittorie sfumate in extremis (con Atalanta e Marsiglia, entrambe fuori casa), la Lazio è uscita col morale a mille dal mino ciclo seguito alla rovinosa caduta di Verona e al conseguente ritiro punitivo a Formello. In questo momento quindi l’umore del gruppo è ottimo. Anche perché, oltre ai risultati positivi, sono stati trovati i giusti equilibri nel gioco tra quanto chiede Sarri e quello che i giocatori si sentono in grado di offrire a livello fisico. Una ritrovata armonia che rende il clima molto più respirabile di prima.

È la nota dolente. Immobile (foto GETTY) potrebbe rimanere fermo ai box e senza di lui la Lazio perde tantissimo (media punti di 1,9 con il centravanti, di 1,1 senza). L’attaccante è in dubbio per la Juve, ma nel caso non dovesse farcela dovrebbe rientrare già alla prossima con il Napoli, poi ci sarà l’incognita delle sue condizioni al rientro. Incognita che sarà invece relativa a Lazzari per la partita con la Juve. Anche lui è reduce da uno stiramento a un polpaccio e torna in campo contro i bianconeri, pur non essendo ancora al 100 per 100. Fermo ai box c’è pure Marusic, bloccato dal covid in nazionale.

In questo momento è Milinkovic (foto LAPRESSE). Con Sarri sta ulteriormente crescendo, soprattutto dal punto di vista tattico. Il centrocampista serbo è inoltre su di giri per la qualificazione al Mondiale conquistata dalla sua nazionale ai danni del Portogallo di CR7. Una qualificazione che lo ha visto tra i grandi protagonisti. Contro la Juve, assente Immobile, sarà il capitano della Lazio. Una serata da ricordare già prima di giocare, insomma, che può rendere ancora più speciale visto il suo stato di forma. Pur dovendo faticare a centrocampo come gli chiede l’allenatore, non ha smarrito il senso del gol. Già 3 quelli in campionato, due dei quali in altrettanti big-match (con Roma e Inter).

Se supera bene il doppio scoglio che ha davanti la Lazio avrà poi il cammino in discesa fino a Natale. Il doppio ostacolo da affrontare subito è però tremendo. Domani la Juve all’Olimpico, poi la settimana dopo il Napoli al Maradona. Due scontri diretti diretti che fungeranno da termometro delle ambizioni stagionale della squadra di Sarri. Che poi avrà però una serie di partite decisamente più abbordabili. Si comincia con l’Udinese in casa, poi due trasferte (a Genova con la Samp e a Reggio Emilia con il Sassuolo), quindi di nuovo all’Olimpico con il Genoa e infine il match col Venezia in Laguna prima della sosta natalizia.

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