Colpo di Stato in Guinea: rinchiusa in hotel la nazionale del Marocco

A Conakry poteri ai militari che hanno arrestato il presidente Condè. Hakimi e compagni, che domani dovevano sfidare i padroni di casa per le qualificazioni mondiali,al sicuro in un hotel in periferia. La federazione marocchina ha approntato un volo per l’evacuazione

dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci @filippomricci

5 settembre – Madrid (Spagna)

Incertezza. E preoccupazione. Da questa mattina Conakry, capitale della Guinea, è precipitata nel caos per un tentativo di colpo di Stato perpetrato dai corpi speciali dell’esercito. Dopo una mattinata di sparatorie, strade bloccate e presenza massiccia di uomini armati, è stato annunciato che il presidente Alpha Condé è stato tratto in arresto da reparti speciali dell’esercito. Il capo di stato 83enne è stato rieletto per la terza volta in mezzo a grandi controversie lo scorso anno. Il colonnello Mamady Doumbouya ha pronunciato un discorso sulla tv nazionale, la Rtg. Bandiera nazionale alla spalle, tuta mimetica e berretto rosso, il colonnello Doumbouya ha annunciato lo scioglimento del governo, la sospensione della Costituzione e la creazione di una giunta, presentata con l’acronimo Cnrd, Comitato nazionale per la ripresa e lo sviluppo. L’ufficiale ha promesso il rispetto della “sovranità popolare” e l’avvio di “un dialogo inclusivo” per redigere una nuova Carta fondamentale.

guinea-marocco

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In tutto questo, a Conakry c’è la nazionale marocchina, che dopo aver battuto il Sudan in casa, domani alle 18 doveva sfidare la Guinea in una partita valida per le qualificazioni a Qatar 2022. Con il c.t. Vahid Halilodzic ci sono tanti giocatori impegnati in Europa, da Achraf Hakimi ai Viola Maleh e Amrabat, ai tre del Siviglia Bounou, En-Nesyri e Munir. La Guinea di Didier Six è capitanata da Naby Keita del Liverpool e nelle sue fila c’è anche il romanista Diawara. Non è ancora chiaro dove si trovi la nazionale di casa. Stando alle notizie in arrivo da Conakry, la nazionale marocchina è al sicuro. L’ambasciata ha chiesto si componenti della spedizione di restare in albergo, che si trova in periferia, lontano dall’epicentro degli scontri in atto sulla penisola di Kaloum, in attesa dell’evacuazione, mentre la Fifa ha ufficialmente rinviato la gara. Nel frattempo si è mossa la federcalcio marocchina, che ha organizzato un volo per evacuare la nazionale. Il presidente federale Mohamed Makrouf lo ha dichiarato alla agenzia di stampa France Press: “C’è già un velivolo che li aspetta all’aeroporto”.

“spari fuori”

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Intervistato da L’Equipe, il c.t. marocchino Halilhodzic ha dichiarato che “si sentono spari fuori dall’hotel. Stiamo aspettando il via libera per andare all’aeroporto ma al momento non è ancora arrivato. Ci vogliono tra 45’ e un’ora per arrivarci e le strade non sono sicure. Il palazzo presidenziale non è distante da dove ci troviamo. E’ dalle 10 di stamattina che sentiamo sparare. I giocatori sono tesi, io ci sono abituato, dai tempi della guerra nella ex Jugoslavia”.

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