Colpo del Torino in casa del Genoa: 2-1 coi soliti brividi finali

Giampaolo recupera Belotti e conquista i tre punti grazie al gol di Lukic e all’autorete di Pellegrini. Al 94′ accorcia Scamacca

Dal nostro inviato Mario Pagliara

4 novembre – genova

È un colpaccio pesantissimo e liberatorio. Nel mercoledì di Marassi il Toro di Marco Giampaolo si toglie un peso e conquista la sua prima vittoria del campionato nel recupero della terza giornata. Lukic stappa la gara in avvio, al terzo gol in tre partite consecutive, poi un autogol di Pellegrini manda le squadre all’intervallo sul punteggio di 0 a 2 per i granata. Nella ripresa il Toro controlla, mentre il Genoa riesce a trovare le energie per sfondare solo in pieno recupero con Scamacca che firma il definitivo 1-2. Giampaolo può finalmente festeggiare il suo primo successo in Serie A sulla panchina granata.

SL7

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La sensazione che lascia la prima metà della sfida di Marassi è quella di un Toro scosso nell’orgoglio dallo sfogo di tre giorni fa di Marco Giampaolo, arrivato a caldo dopo la rocambolesca sconfitta casalinga contro la Lazio di domenica. I granata giocano un primo tempo a petto in fuori, con corsa e carattere, arricchito anche da un pizzico di buon calcio, non privo ancora di qualche sbavatura difensiva (di Lyanco), ma stavolta le imprecisioni sono indolori. Troppo morbida la resistenza di un Genoa che commette tanti errori con i suoi giovani in campo, e a tratti incapace di fronteggiare soprattutto a centrocampo la serata di temperamento e di discrete geometrie di Rincon, la buona vena di Verdi e soprattutto l’efficacia di Lukic. Proprio al serbo non sembra vero quando, dopo appena dieci minuti, Goldaniga trasforma in assist con un colpo di testa avventuroso una palla lanciata nel vuoto da Murru: l’SL7 del Toro (ovviamente sta per Sasa Lukic, numero 7 sulle spalle) fredda con un sinistro perfetto l’incolpevole Perin. Per il serbo è il suo terzo gol consecutivo in Serie A, dopo quelli rifilati a Sassuolo e Lazio: non aveva mai segnato così tanto in una stagione nel nostro campionato.

IL VAR ESISTE

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La buona partenza di personalità del Toro è fronteggiata da un Genoa pasticcione. Alla lunga la differenza in questo primo tempo finisce per farla proprio la precisione dei difensori: perfetti gli interventi di Murru (15’) e Singo (33’) che salvano sulla linea della porta di Sirigu rispettivamente su Scamacca e Rovella. Tutt’altro che impeccabile, invece, il tentativo di Pellegrini di anticipare Lukic (26’) su assist di Belotti: il giovane terzino rossoblù finisce per beffare Perin con il più classico degli autogol. Al quarto d’ora è da segnalare un lungo check, protrattosi ben oltre i due minuti, per l’anticipo di Bremer su Lerager, naturalmente nell’area del Toro: l’arbitro Aureliano dalla sala Var invita Valeri a rivederlo a bordocampo. E con il supporto delle immagini, Valeri conferma la decisione presa in tempo reale e decide che non c’è rigore. Almeno, questa sera a Marassi, abbiamo avuto la prova che il Var si è riacceso in Serie A.

SCAMACCA ALL’ULTIMO RESPIRO

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Sotto di 2-0 all’intervallo, ad inizio secondo tempo Maran inserisce Bani per Goldaniga e Pandev per Zajc. Poco dopo Giampaolo risponde con Bonazzoli (per Verdi), Meité (Gojak) e Rodriguez (Murru). In molte fasi della ripresa il Toro è in perfetto controllo, mentre il Genoa non riesce mai a impensierire la coppia centrale granata Bremer-Lyanco. Anzi, il colpo del k.o. definitivo capita due volte nei piedi di Belotti (17’ e 25’), ma in entrambe le circostanze le conclusioni del Gallo, per quanto potenti, volano sulla traversa. In pieno recupero, Scamacca trova il colpo dell’1-2. Ma è ormai è troppo tardi, e Giampaolo può liberare un urlo che aveva in gola da diverse settimane.

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