Claudinho, in Brasile è stato votato migliore giocatore del campionato

Bragança Paulista vive di turismo nei weekend, anche grazie al lago Taboão, ed è una città di pendolari: sveglie all’alba, autobus e treni che portano nelle fabbriche di Campinas e a San Paolo. Ma è lo sport che sta garantendo alla città, da qualche settimana, una straordinaria visibilità: è in testa al “Brasileirão” e vuole continuare a sentirsi la capitale del calcio, nonostante lo stadio Nabizão sia ancora chiuso a causa della pandemia. Il Bragantino comanda la classifica con 21 punti: sei vittorie e tre pareggi. E’ l’unica squadra ancora imbattuta. E sta vivendo uno dei momenti più esaltanti della sua storia, dopo il titolo vinto nel campionato Paulista nel 1990 e il secondo posto nel “Brasileirão”, quando il regista era Mauro Silva e in panchina si davano il cambio Vanderlei Luxemburgo e Carlos Alberto Parreira.

La rivelazione

Allenato da Mauricio Barbieri, 39 anni, il Bragantino è tornato in serie A nel 2020 con il sostegno finanziario della Red Bull, che ha deciso di investire anche in Sudamerica dopo aver acquisito i pacchetti azionari del Salisburgo, del Lipsia e degli ex Metrostars di New York. E’ la sorpresa di un campionato che sta registrando la crisi di tanti club nobili, come era già avvenuto nella scorsa stagione con la retrocessione del Botafogo e del Vasco da Gama. Dopo nove giornate, il Gremio (che si è separato da Renato Portaluppi, al timone dal 2016) è ultimo, mentre il San Paolo – guidato da Hernan Crespo e vincitore del Paulista – è diciassettesimo. Deludente anche il cammino dell’Internacional, del Corinthians, del Santos, del Fluminense e del Flamengo, allenato da Rogerio Ceni e campione in carica nel “Brasileirão”. Solo il Palmeiras, terzo con 19 punti dopo il trionfo in Coppa Libertadores, sta tenendo il ritmo del Bragantino e ha già offerto un nuovo contratto al tecnico portoghese Abel Ferreira, allievo di Mourinho.

Il numero 10

Come il Lipsia e il Salisburgo, nel rispetto delle logiche manageriali della Red Bull, anche il Bragantino valorizza talenti e colleziona plusvalenze. Ora il gioiello di casa si chiama Claudinho, ha 24 anni, gioca con la maglia numero 10: trequartista o seconda punta, diciotto gol e sette assist in 40 partite nel “Brasileirão”, dall’agosto del 2020, da quando il club di Bragança Paulista è tornato in Serie A. Fisico alla Coutinho, un metro e 70, capelli ricci, destro naturale, giocoliere raffinato, dribbling stretto, agilità, grande precisione nell’ultimo passaggio e quando si presenta al tiro: è stato seguito dalla Roma e dall’Ajax. Diverte e regala spettacolo con il centravanti Alerrandro, classe 2000, altro talento. E’ nato a Guarulhos il 28 gennaio del 1997, è cresciuto nel Santos e nel Corinthians, ha fatto esperienze nel Santo André, nel Ponte Preta e nell’Oeste. E’ arrivato al Bragantino nel 2019, ha un contratto fino al 31 dicembre del 2024 e sarà protagonista con la Seleçao alle Olimpiadi di Tokyo. Costa undici milioni di euro, nel 2020-21 è stato votato come il migliore giocatore del “Brasileirão” e potrebbe trasferirsi presto in Russia, a San Pietroburgo: lo Zenit sta organizzando un incontro con i dirigenti del Bragantino e vuole chiudere l’affare.

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