Cinquant’anni fa il segretario dell’Unione Sportiva Livorno entrò in sede, al primo piano dello stadio, fece per premere il dito sull’interruttore della luce e ci rimase un po’ così, perché la luce non si accese. Realizzò che erano tempi duri, ma animato da un immotivato ottimismo si diede un’altra occasione. Niente. La luce non si accese.
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