Ciclismo, splendido debutto della Nazionale italiana al Giro di Sicilia: con Matteo Malucelli e Damiano Caruso

Ciclismo, splendido debutto della Nazionale italiana nel Giro di Sicilia: ieri Matteo Malucelli, oggi Damiano Caruso.

Malucelli 28 anni, romagnolo di Forlì che correva per il team (dissolto) Gazprom, ha vinto in volata la prima tappa del Giro di Sicilia, la Milazzo-Bagheria di 199 km.

 Caruso, 34 anni, regista della Nazionale Italiana, ha vinto a braccia alzate la seconda tappa del Giro di Sicilia, battendo in volata altri due veterani: Nibali e Pozzovivo. Giornata memorabile: vittoria e primato in classifica generale.

Il ragusano Caruso, che corre per il team Bahrain Vivtorius, professionista dal 2009, ha vinto con agilità e sicurezza, grazie alle sue doti di passista-scalatore, sfruttando l’arrivo in salita e il treno del compagno Fedeli (quinto).

Giornata memorabile anche della Nazionale che centra una doppietta storica con Malucelli e Caruso. Comprensibile la felicità del c.t. Bennati: meglio di così non poteva debuttare. Altro dato da ricordare: sette azzurri nei primi otto. Dopo il trio “nonnetti” e l’ottimo Fedeli, si sono piazzati Albanese (6),  Conci (7), Fiorelli (8).

UNA FAVOLA DEL CICLISMO CHE HA ACCESO IL GIRO

È la favola (moderna) raccontata alla prima tappa del  Giro. Una “prima ‘ per tre: Nazionale, il c.t. Bennati, il disoccupato di guerra Malucelli. Una favola che certifica Il valore della solidarietà, il valore educativo dello sport. Protagonista Matteo Malucelli, 28 anni, romagnolo di Forlì, professionista dal 2015, velocista con un buon palmares.

Matteo è uno dei 7 corridori italiani della Gazprom-Rusvelo, la squadra russa fermata dall’UCI per l’invasione dell’Ucraina. Da allora questi sette ragazzi sono senza stipendio e senza concrete prospettive. In loro soccorso è venuta la Federciclismo offrendo la maglia azzurra, aggirando così male sanzioni. E. Malucelli ha immediatamente ripagato vincendo a Bagheria , con un sontuoso sprint, la prima tappa.

PRIMO ARRIVO IN SALITA

Il tracciato della seconda tappa  – Palma di Montechiaro -Caltanissetta di 152  km – ha presentato un finale interessante dopo 150 km di corsa ed una prima parte in leggera ascesa  ma con solo GPM ( vinto fa Stefano Gandin). A circa 40  di zakm dal traguardo
aspra salita ha portato i corridori verso Enna: 4,3 km al 6,1%. Quindi la discesa ripida – in evidenza il veneto Gandin, ripreso dal gruppo a 8 km dal traguardo – verso Caltanissetta con uno strappo conclusivo di 1 km al 5%.

CICLISMO IN SICILIA TERZA TAPPA (giovedi 14 aprile )

Da Realmonte (Agrigento) a Piazza Armerina (provincia di Enna). Un’altra tappa per finisseur di 171 km con un unico GPM dopo 34 km. Non c’è un metro. di pianura.

Tracciato ondulato, ricco di curve e saliscendi, in riva al mare, e gran finale alle porte di Palermo, costa tirrenica. Tappa  favorita da un bel sole e da una temperatura ideale. Gli azzurri hanno tenuto sotto controllo il gruppo irrequieto, spesso in testa con 6 uomini. All’ultimo km hanno preparato il “treno” per il velocista principe. Ai 500 metri è partito Moschetti, Malucelli lo ha rimontato con potenza e coraggio. Superlativo. Terzo il palermitano Filippo Fiorelli del team Bardiani. A seguire Fedeli e Caruso. Tre azzurri nei primi cinque.

QUATTRO TAPPE, ARRIVO SULL’ETNA

Percorso votato allo spettacolo. Gustoso antipasto in vista del Giro d’Italia (6-29 maggio). Edizione n.26. Quattro tappe ben disegnate per un totale di 662 km.  e 9.840 metri di dislivello. Partenza martedì 12 aprile  dalla millenaria Milazzo (Messina) e arrivo venerdi 15 a Regalna (Catania), nella stazione sciistica di Piano Provenzana, versante nord dell’Etna, 1. 810 metri s.l.m. il più alto vulcano attivo della placca euroasiatica, dal 2013 Patrimonio dell’Umanita’. La vittoria di Malucelli ha un sapore particolare : il suo team russo si è dissolto, sanzionato per la guerra in Ucraina. Rimasto senza squadra (e stipendio) è stato assorbito dalla Nazionale e Matteo l’ha subito ripagata.

STARLIST CON 3 SQUADRE WORLD TOUR E LA NAZIONALE

Quattro formazioni di grande caratura nel ciclismo. E cioè: Astana con Vincenzo Nibali,  Trek Segafredo con Matteo Moschetti e Jacopo Mosca, la Intermarche’ con Pozzovivo e la Nazionale italiana con Caruso, Carboni, Conci, Fedeli, Malucelli, Scaroni e Verre. Sulla ammiraglia due direttori sportivi di buona esperienza: il c.t. Daniele Bennati  e Marino Amadori che ha diretto, fra l’altro, la Mercatone Uno di Marco Pantani. Vanno poi aggiunte quattro squadre Professional e 11 Continental. Totale 19 team.

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