Ciclismo, lo sloveno Primoz Roglic trionfa al Giro delDelfinato: è pronto per il Tour con lo scudiero Vingegaard

Ciclismo, Primoz Roglic, 32 anni, sloveno, capitano della  corazzata olandese Jumbo Visma, ha vinto il Giro del Delfinato, ricco e tradizionale antipasto del Tour de France che inizia fra una ventina di giorni.

Al secondo posto il suo gregario di lusso,il danese Jonas Vingegaard, 25 anni, un passista-scalatore di grande talento che tutte le squadre vorrebbero. Da cartolina l’arrivo al traguardo di Plateu de Salaison: capitano e scudiero hanno staccato tutti a 5 km dalla linea d’arrivo e si  sono presentati sotto lo striscione mano nella mano. Generosamente Roglic ha lasciato vincere il danese.

I due si sono poi concessi ai media e alla folla confermando la partecipazione di entrambi al Tour. Oltretutto Vingegaard deve onorare il secondo posto conquistato l’anno scorso. Terzo posto in classifica generale l’ottimo Ben O’Connor, 26 anni, australiano, già vincitore di una tappa al Giro d’Italia ed una tappa al Tour de France. Damiano Caruso il migliore degli italiani: quarto nella classifica generale a meno di un minuto dal podio. Unico azzurro nella top ten.

OTTO TAPPE , ARIA DI TOUR DE FRANCE

È successo di tutto. Molto nervosismo in testa.  A conferma di quanto sia importante questo Giro in ottica Tour (1-24 luglio). Una prova generale per conquistare gli ultimi posti disponibili della prestigiosa Grand Boucle. E il Delfinato ha mantenuto le promesse: percorso variegato e molto impegnativo con le Alpi e il mitico Colle del Galibier, una strada alpina che ha una salita fino a 2.645 metri.

Una arrampicata fatale quest’anno a Van Aert mattatore belle prime sei giornate. Ma il Galibier è così: toglie o da’ tutto. E ricorda tre leggende italiane che dominarono il valico passando per primi: Bartali (1937), Coppi (1952), Pantani (1988).

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Il Giro del Delfinato è iniziato nel 1947, in sordina. Ma la sua collocazione in calendario lo reso subito interessante. Froome, ad esempio, si è imposto tre volte. Quest’anno (5-12 giugno,22 squadre al via) ancora una volta la settima tappa ha rivoluzionato le gerarchie.

Con molte sorprese: Froome non è nemmeno partito, Van Aert è crollato perdendo la maglia gialla, Cattaneo è retrocesso di dieci posizioni, Carlos Verona ha colto il suo primo successo da professionista, Roglic ha ritrovato la forma smagliante dei tempi migliori, come ha dimostrato con la rasoiata negli metri che l’ha portato in vetta.

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