Ciclismo il giorno di Pasqua, 3 classiche del Nord Europa in 8 giorni: oggi, domenica 4 aprile, Giro delle Fiandre

Ciclismo, Pasqua con il Giro delle Fiandre. Poi le Ardenne: tre classiche in 8 giorni. Rinviata per Covid la Parigi-Roubaix. Scattano le nuove regole sulla sicurezza, vietate diverse posture , pena la squalifica

Il mese di aprile è dedicato alla campagna del Nord: classiche che sono l’università della bici, il “ paradiso degli appassionati “ (copyright Ciro Scognamiglio). Rinviata per Covid la Parigi-Roubaix, la regina del pavé , nata addirittura nel 1896. Come le Olimpiadi.

Un rinvio gonfio di polemiche. Il prefetto della Regione del Nord è irritato con i belgi che, pochi chilometri più a nord, domenica lasceranno correre il Fiandre.

Monsieur Lalande è su tutte le furie : “ Mi devono spiegare come una gara ciclistica  possa essere coerente con le misure  per garantire sicurezza e distanziamento “. I Belgi tirano dritto. I francesi puntano ad una Roubaix in ottobre. L’ufficialità è imminente.

Apertura domenica 4 aprile con il Giro delle Fiandre, una corsa che ha fatto epoca con i suoi terribili Muri: 19 strappi durissimi. Corti, in pavé,con pendenze fino al 22%.

Il Belgio l’ha vinta 69 volte. Poi Olanda e Italia con dieci. Fiorenzo Magni è l’unico ad averla vinta tre volte : nel 1949,1950,1951. Poi  Zandegù, Argentin, Bugno, Bartoli, Bortolami, Tafi, Ballan, Bettiol. Domenica al via ci saranno 25 squadre per un totale di 175 partecipanti. Parterre di altissimo livello che promette spettacolo.

Ben 19 le formazioni World Tour

Attesi i big a cominciare da Van der Poel.  Ma occhio ad Alaphilippe, Yves Lampaert,  l’azzurro Davide Ballerini,  Florian Senechal, Kasper Asgreen. Al via altri due connazionali di spessore: Giacomo Nizzolo e Matteo Trentin , reduci da una grandissima Gand-Wevelgem. E ci saranno pure Alberto Bettiol ed Elia Viviani ; quest’ultimo tornato alla vittoria  il 28 marzo nel Gp Cholet ( Francia ) dopo 18 mesi . Cioè 554 giorni. Troppi per uno che in carriera ha infilato 79 successi e un oro olimpico. Buon segno.

Percorso nel solco della grande tradizione del ciclismo

Da Anversa a Oudenaarde. Pendenze proibitive sul pavé. Sono in tutto 254,3 chilometri. Tranquilli i primi 80. I primi settori di pavé si incontrano al km.85. I più temuti sono gli ultimi 50 chilometri . Mancherà  il pubblico. Inasprite le sanzioni per chi, non autorizzato, sarà a bordo strada. Multa da 250 euro e citazione al tribunale penale visto che si tratta di una ordinanza della Polizia.

Nessun corridore potrà lasciare l’albergo assegnato. Previsto un massiccio controllo ( 650 poliziotti in più del solito). Ultimo vincitore è stato l’olandese Mathieu Van der Poel, vincitore quest’anno delle Strade Bianche  con un prepotente allungo sullo strappo di Santa Caterina che ha stroncato l’eterno rivale Van Aert, il campione del mondo Alaphilippe. E il colombiano Egan Bernal, già vincitore di un Tour ( sarà quest’anno al Giro d’Italia, dolori lombari permettendo). Dunque il super favorito resta lui, il nipote del leggendario Raymond Poulidor. Lo marcheranno senza pietà.

Seguiranno le tre gare monumento delle Ardenne, regione collinare coperta da foreste. Si trova in Belgio e Lussemburgo ma si estende fino in Francia.

Tre corse di grande ciclismo in 8 giorni

Tre classiche  divenute leggenda del ciclismo.  Il trittico comincia domenica 18 aprile con la Amstel Gold Race, la corsa più famosa d’Olanda che si tiene sulle colline di Limburgo. A seguire ( 21 aprile ) la mitica Freccia Vallone, gloria del Belgio e della regione della Vallonia.

Qui lo spagnolo Valverde ha infilato il record di 5 vittorie. I corridori italiani ne hanno vinte 18 di cui cinque memorabili : Coppi ( 1950 ), Moser ( 1977 ), Fondriest ( 1993 ) e la doppietta di Bettini (2000, 2002 ). Chiude il trittico delle Ardenne ( 25 aprile ) la Liegi-Bastogne-Liegi, la più antica  delle grandi classiche. È nata nel 1892, per questo la chiamano la “ Doyenne “. Cioè la decana. Una corsa di 256 chilometri che porta il bene agli italiani: Moreno Argentina addirittura l’ha vinta quattro volte.

Infine vanno ricordate le nuove regole in vigore da giovedì 31 marzo. È una rivoluzione in sella. Certe posture in bici d’ora in poi sono vietate per ragioni di sicurezza.

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