Con la Fiorentina obbligatori i tre punti, per rinascere e tenere il ritmo Champions. Senza Giroud, Leao e Okafor, attacco inedito
25 novembre 2023 (modifica alle 08:52) – MILANO
Vincere per ripartire, altrimenti saranno guai. Fischi a San Siro, se il Milan non batterà la Fiorentina e scivolerà indietro nella corsa Champions. Lo scenario è cupo e complicato dall’indisponibilità di diversi giocatori: Giroud squalificato, Leao e Okafor infortunati. A Stefano Pioli si è ristretto l’attacco, l’allenatore sarà costretto ad affidarsi a un tridente mai visto prima dall’inizio, con Chukwueze e Pulisic esterni alti e Jovic centravanti. In panchina il 15enne Francesco Camarda convocato speciale, un ragazzo che meriterebbe di esordire in un contesto più sereno.
strategia e mossa
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La Fiorentina cerca di imporsi, non contempla chi le sta di fronte, l’aggredisce. La vocazione giochista di Vincenzo Italiano può trasformarsi in un’opportunità per Pioli, sempre che l’allenatore del Milan, iscritto allo stesso partito del collega, accetti per una volta di lucrare sul valore altrui e rinunci, almeno in parte, a imporre la propria strategia. Traduzione: lasciare che la Fiorentina si faccia avanti per colpirla in ripartenza. L’argentino Martinez Quarta, il difensore centrale viola, si “alza” di frequente a centrocampo e a volte procede oltre, in attacco. Una specie di mossa del cavallo che espone la Fiorentina a venti contrari nelle transizioni, quando la palla è persa e va recuperata. A speculare su questi vuoti potrebbe essere Christian Pulisic, trequartista-ala. Stasera Pioli dovrebbe schierarlo sulla fascia sinistra al posto di Leao, così Pulisic potrà rientrare sul destro, per il tiro o l’assist con il suo piede-preferito. In più l’americano potrebbe riempire in prima persona gli spiazzi lasciati liberi da Martinez Quarta.
gli enigmi
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Samuel Chukwueze è arrivato al Milan preceduto da una discreta fama: esterno potente e dribblante. Nelle cinque stagioni con la prima squadra del Villarreal si era imposto perché creava superiorità e perché vedeva la porta. Gli archivi gli accreditano 37 gol gol e 31 assist in 207 partite con il Sottomarino Giallo spagnolo. Cifre importanti, smentite dai primi mesi al Milan. Fin qui si sono visti frammenti di Chukwueze. Il nigeriano ha battuto un colpo a Lecce, prima della sosta: sua l’apertura a innescare l’assolo di Reijnders per il secondo gol milanista. Un assist sui generis, lontano dalla porta, comunque un certificato di esistenza in campo. Piatto per contro il percorso di Luka Jovic, a quasi 26 anni sempre più calato nella parte del giocatore che avrebbe potuto essere e che non è stato. Un decadimento precoce, spiegabile con gli atteggiamenti, perché il talento tecnico resta indiscutibile. Se ne avesse voglia, se temperasse le asperità caratteriali, Jovic spaccherebbe le reti, ma la “lunaticità” lo frena. Stasera si ritroverà davanti la Fiorentina sua ex squadra. Alla fine del mercato estivo Commisso, Barone e Pradè lo hanno regalato al Milan: zero euro il costo del cartellino, in pratica si sono liberati del suo contratto. Chissà che stasera non gli scatti la scintilla della rivalsa. Il Milan lo ha preso nella speranza di disciplinarlo e di riportarlo ai livelli delle sue stagioni all’Eintracht Francoforte. Missione fallita, per ora. Jovic sembra refrattario alle direttive, la sua anarchia ha prevalso. Zero gol, zero assist, niente di niente. Chukwueze e Jovic godono di una bella occasione, titolari nei ruoli naturali, ala destra l’uno e centravanti l’altro. Possono aiutarsi a vicenda per dimostrare di non essere degli enigmi. Chukwueze avrà Biraghi come avversario diretto, un duello interessante.
born in the usa
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Giovedì era il giorno del Ringraziamento, il Thanksgiving day, una festa nazionale degli americani, e il Milan, club a proprietà statunitense, l’ha festeggiata con i suoi giocatori Usa, Christian Pulisic e Yunus Musah, e pazienza se quest’ultimo ha vissuto l’infanzia in Italia. Alla fine dell’allenamento ai due è stata regalata la sorpresa di un pranzo con il classico tacchino ripieno, piatto simbolo del Thanksgiving. Pulisic stasera avrà modo di ringraziare a sua volta, con un gol o con una giocata. Pulisic è atterrato bene sul pianeta Milan, ha fatto il suo. Attaccante maturo e affidabile, oggi sarà la stella offensiva del gruppo. Fuori Leao e Giroud, toccherà a lui prendersi la responsabilità di comandante in capo del tridente. Avrà davanti Parisi, altro potenziale punto di fragilità della Fiorentina. Perché Parisi è un terzino sinistro adattato a destra, causa emergenza. Bravo in spinta, potrebbe soffrire e pagare qualcosa su una fascia che sarà solcata da Hernandez e Pulisic. Possibile che l’americano si accentri per far passare il terzino francese. È vero però che su quella corsia la Fiorentina sarà altrettanto spingente, con Nico Gonzalez e Parisi stesso. Lì si deciderà molto.
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