Chiesa, paura per il ginocchio: “Speriamo non sia niente di grave”

L’azzurro è tornato in campo per il finale ma ha chiuso giocando da fermo. Ricaduta di Alex Sandro, out con la Samp. Ansia nel finale per Di Maria che intanto dice: “Un po’ di fastidio giocando tante partite”

Minuto 67, mentre Massimiliano Allegri va ad abbracciare Dusan Vlahovic che sta uscendo affatto soddisfatto della sua partita, entra in campo Federico Chiesa con mansioni da prima punta, davanti a Di Maria. Minuto 81, dopo un preoccupato gesticolare di una manciata di secondi prima Chiesa fa capire che non ce la fa e si accascia sul prato: richiamando l’intervento dei sanitari mentre l’azzurro tradisce dal volto e dal linguaggio del corpo grande preoccupazione per l’infortunio. Minuto 83, Chiesa rientra e chiude la partita in campo, anche perché Allegri ha esaurito gli slot delle sostituzioni: finisce da attaccante centrale lasciando che sia Kean a correre in fascia, così da forzare meno possibile la corsa, versione riveduta e corretta della prassi di mettere l’infortunato all’ala.

L’infortunio

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“Ha sentito un fastidio, che dovremo valutare. Penso che non sia niente di grave, lo speriamo tutti”, dice a fine partita ai microfoni tv Massimiliano Allegri, che poi in conferenza aggiunge: “Vediamo domani, perché momentaneamente non possiamo sapere nulla”. Il tecnico aveva tenuto l’azzurro in panchina in avvio sapendo che non ha i 90 minuti nelle gambe: “Abbiamo una partita importante oggi, poi domenica un’altra”. Oltre allo sguardo scosso di Chiesa – ed è normale per chi viene da quell’infortunio di cui ha parlato a lungo in queste settimane per l’uscita del documentario – a inquietare era stata anche la zona dell’infortunio, che ha reso naturale temere il peggio: ghiaccio spray subito sotto il ginocchio destro. Averlo visto tornare in campo, piuttosto che far finire i compagni in dieci, può significare qualcosa. Che abbia chiuso di fatto da fermo può significare altro. La realtà è che, oltre alle parole di Allegri, un quadro chiaro potranno darlo solo gli accertamenti delle prossime ore, prevedibilmente nella mattinata del day-after al J Medical.

Alex Sandro si ferma

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Si preannuncia traffico al centro sanitario bianconero. Già a metà primo tempo Allegri era stato costretto al cambio dallo stop di Alex Sandro, che con la Roma era uscito a metà partita per un risentimento muscolare che alla luce degli esami strumentali risultava non aver comportato nessuna lesione. Al punto che a distanza di quattro giorni Allegri ha ritenuto che non ci fossero problemi a farlo partire titolare col Friburgo, sebbene sembrava fosse il giorno di Rugani. Adesso però il brasiliano rischia lo stop, vedendo a rischio non solo la Samp domenica ma anche il ritorno in Germania tra una settimana: “Sicuramente non ci sarà domenica e molto probabilmente la prossima settimana”, ha detto Allegri a fine partita.

Di Maria preoccupa

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Non è un infortunio, solo una questione di autonomia, ma comunque legata a ragioni fisiche l’uscita all’intervallo di Fabio Miretti, che tornava titolare per la prima volta dopo due mesi, ma è durato un tempo. Ma soprattutto a preoccupare era stato negli ultimi minuti di gioco vedere Angel Di Maria piegarsi toccandosi l’adduttore sinistro e l’interno coscia: “Sì, un po’ di fastidio, normale fatica, stiamo giocando tante partite”, ha detto il Fideo, scacciando i fantasmi apparsi vedendo una gestualità simile a quella della prima giornata col Sassuolo. Le sue dichiarazioni sono un elemento, il quadro completo lo daranno le prossime ore.

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