Chiellini, il solito muro: con lui in campo Lukaku non passa

Recuperato all’ultimo, il difensore, in coppia col compagno juventino Bonucci, ha concesso al bomber belga solo il gol dal dischetto. Come sempre

dal nostro inviato Marco Pasotto

2 luglio – Monaco (Ger)

E pensare che non sapeva nemmeno se sarebbe sceso in campo. Non lo sapeva lui, non lo sapeva Mancini. Lo sapeva soltanto il suo flessore sinistro, che ha deciso di farsi definitivamente da parte a poche ore dalla partita. Giorgio Chiellini ha visto il semaforo verde soltanto all’ultimo. Lo aveva raccontato lui stesso in vigilia: “C’è ancora la rifinitura, e per me sarà importante sperimentare tutte le sensazioni. Questo comunque è un grande gruppo, il mister avrà tanti dubbi perché tutti possono ambire a giocare domani. Sono certo che chiunque scenderà in campo sarà pronto per Lukaku”. Parole che lì per lì parevano presagire una buona dose di dubbi. E infatti l’ultimo fixing – ovviamente non ufficiale – della tarda serata di giovedì recitava fifty-fifty: 50% di possibilità per il capitano e quindi altrettante per Acerbi. Il suo sostituto designato che infatti lungo la settimana era stato alternato a Giorgio nelle prove tattiche a Coverciano.

VESTITO SCOMODO

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Mancini in realtà si sentiva tranquillo anche con il centrale del Sassuolo, ma in partite del genere a contare non sono solo le qualità tecniche e tattiche. Conta moltissimo l’esperienza, e in questo campo il capitano azzurro non ha rivali: quella di stasera è stata la partita numero 110 in maglia azzurra. Il vecchio saggio del gruppo, che anche stavolta ha chiuso la cerniera assieme a Bonucci in faccia a Lukaku. Il percorso virtuoso quando Giorgio e Leo incrociano il belga prosegue. Big Rom segna soltanto su rigore. Le altre strade gli sono precluse. Aveva fatto gol dal dischetto lo scorso maggio, lo ha fatto anche stavolta. Ma sono state reti ininfluenti. A Torino contro la Juve finì 3-2 per i bianconeri e stavolta è decisamente peggio perché il suo Belgio torna in patria indossando lo scomodo vestito di numero uno del ranking incapace di alzare qualcosa al cielo.

SPETTACOLO

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Sì, Chiellini e Bonucci hanno ingabbiato Lukaku e ormai non servono più indizi: questo è stato il settimo incrocio dove Romelu non è riuscito ad andare più in là degli undici metri. Come prevedibile, allargandosi spesso sul centro-destra, se l’è vista quasi esclusivamente col “metodo Chiellini”. Descritto in due parole: ruvido ed efficace. Corpo a corpo vissuti sulla lotta fino all’ultima fibra muscolare, su chi staccava di testa più in alto, su qualche (raro) anticipo. Giorgio e Romelu sono stati uno spettacolo nello spettacolo e la buona notizia ovviamente è tutta e soltanto nostra: il capitano è recuperato, per la prossima battaglia a Wembley con la Spagna ci sarà di nuovo la cerniera da tirar assieme a Bonucci. “Secondo me dormiremo bene sia io che Romelu”, scherzava ieri Chiellini. In vigilia è stato senz’altro così, stanotte qualcuno dormirà decisamente peggio.

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