Chiellini e quei rebus sul futuro: “Mi vedo più dirigente che allenatore, ma…”

Il capitano azzurro e della Juve al bivio per il suo futuro: potrebbe anche restare, se Allegri glielo chiedesse, o tentare l’ultima esperienza calcistica negli States

La delusione è tanta, tantissima. L’obiettivo del Mondiale era così netto che negli ultimi anni Giorgio Chiellini ha sempre relegato ogni pensiero sul proprio futuro a dopo Qatar 2022. Capitano orgoglioso di un gruppo che la scorsa estate aveva vissuto e regalato un sogno straordinario, che forse preparava mentalmente con troppo anticipo la grande sfida con Cristiano Ronaldo e il suo Portogallo (unico vero pericolo sulla carta) ma no, davvero mai avrebbe immaginato di cadere così con la Macedonia. L’esclusione dell’Italia dalla prossima coppa intercontinentale riordina drasticamente i tempi, il capitano azzurro e della Juve sarà molto presto costretto a fare i conti col futuro. Inevitabilmente.

Scadenza Juve

—  

Il difensore aveva vinto l’Europeo otto mesi fa da “disoccupato”. Il suo contratto era scaduto il 30 giugno 2021, a volerlo poi fortemente in squadra Massimiliano Allegri, riconoscendogli un ruolo strategico di riferimento per i giovani nella costruzione iniziale del ciclo nascente. Il nuovo accordo prevede la fine naturale del rapporto al termine di questa stagione, la qualificazione dell’Italia al Mondiale avrebbe messo con molta probabilità in cantiere un altro prolungamento a tempo. Ora è più difficile. La società è impegnata nella costruzione del nuovo corso e pare intenzionata a dare continuità al processo di ringiovanimento della rosa nel prossimo mercato estivo. Dopo aver blindato Federico Gatti a gennaio potrebbe decidere di cogliere qualche altra opportunità dal mercato: quello di Antonio Rudiger è un nome forte, non l’unico per garantire valore tecnico ed esperienza al reparto arretrato.

Le ipotesi

—  

Sono tre le principali ipotesi per il futuro di Chiellini. Che però – va detto – non ha ancora riflettuto con la lucidità necessaria e vorrà prenderà una decisione con calma. La scelta di chiudere la carriera è contemplata ma non è l’unica possibilità, al momento. E la Juve resta la sua priorità assoluta: se Allegri e la dirigenza gli chiedessero di mettersi a disposizione ancora per un anno, solo per la riconoscenza e il rispetto che ha sempre mostrato nei confronti del club prenderebbe in considerazione la proposta. La seconda possibilità apre a un nuovo percorso sportivo, più da dirigente che da uomo di campo, così da ottimizzare il percorso di studi portato a termine brillantemente qualche anno fa in Economia e management: alla Juve, se gli venisse data l’opportunità, o anche in un altro club. Il terzo e ultimo scenario, infine, potrebbe vederlo salutare definitivamente la Serie A nell’ultimo match in calendario al Franchi (contro la Fiorentina con la quale giocò il suo primo campionato in massima serie) per andare a fare un’esperienza all’estero.

Il sogno

—  

C’è un piccolo grande sogno cullato per tanto tempo da Giorgio, che ha sempre pensato di volersi dare l’opportunità di vivere prima o poi un’avventura lontano dall’Italia. Non per l’ossessione di continuare a giocare o per l’esigenza di strappare ancora un contratto, quanto per il piacere di concedersi un’esperienza piena dal punto di vista umano per lui e per la sua famiglia. Ecco che l’idea MLS potrebbe tornare di moda, stavolta con qualche chance in più. Perché qualche traccia c’era già stata l’estate scorsa, ma i sondaggi non trovarono né tempo né modo per l’affondo, tra Europeo, vacanze e prolungamento con la Juve subito dopo. Nuovi tentativi potrebbero trovare terra fertile.

La sua idea

—  

“Onestamente io sono già oltre quello che pensavo – ha ammesso il calciatore in una recente intervista rilasciata ad Amazon Prime -. Dopo il ginocchio era una sfida riuscire a rientrare, però avevo questo Europeo che mi balla nella testa, di finire per arrivarci. Fosse stato nel 2020 non ci sarei arrivato, non stavo ancora bene, quindi sono già andato oltre quello che era. Potevo finire l’anno scorso con la Nazionale, mi è venuta voglia di continuare e adesso si vive alla giornata”. Il sogno Mondiale però è svanito, il futuro bussa alla porta: “Di base mi piacerebbe più fare il dirigente che l’allenatore, ma la vita è piena di sorprese. Lo capirò con il tempo”.

Precedente Sampdoria: piscina per Giovinco, individuale per Conti Successivo F1, Gp Arabia Saudita: missile vicino alla pista/ Video: maxi incendio, "ma si corre"