Chiellini, appuntamento con la Juve: ultimo anno o fino al Qatar?

Accordo da definire in giornata, ma tutti vogliono dire sì. Giorgio punta il Mondiale, tra una stagione e mezza

Luca Bianchin

2 agosto – Milano

Giorgio Chiellini questa mattina giocherà il quinto tempo supplementare della sua estate (e nei primi quattro, contro Spagna e Inghilterra, non ha sbagliato niente). La Juve lo aspetta alla Continassa per quel discorso rimasto in sospeso per mesi: il rinnovo del contratto. Chiellini al momento è un capitano senza squadra, come Messi, anche se la volontà del club – come per Leo – non è in discussione. Il presidente Agnelli lo ha detto chiaro durante la presentazione di Allegri, allenatore e grande sponsor di Giorgio: “Ho sentito Chiellini lunedì, mi sembrava ridicolo interrompere le vacanze per firmare un contratto. Chiellini non è un problema”. E allora, avanti insieme, non sembrano esserci dubbi. La volontà c’è ed è comune, anche se nessuno oggi si siederà al tavolo con certezze sui dettagli. Il capitano firmerà solo per un anno? E a quale cifra? Prima di provare a rispondere, giriamoci e guardiamo alle spalle.

La storia

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Chiellini è uno dei pochi giocatori che fa parte del paesaggio: ha la stessa maglia, dal 2005, sedici anni. Quando è arrivato la prima volta, nell’articolo della Gazzetta si parlava di Birindelli, Zambrotta e Robert Kovac, tra una riga e l’altra si ragionava addirittura di comproprietà, da anni fuori legge. Ranocchia e Soulé, due dei migliori sabato sera a Monza, andavano all’asilo. Avanti veloce, nove scudetti dopo si può dire: Chiellini e la Juve sono un’immagine unica. La Juve ha cento anime, unisce Zidane e Montero, Sivori e Marchisio, ma non si sbaglia chi dice che Chiellini è una bandiera di alcuni valori della tradizione bianconera, quelli invocati nelle ultime settimane: lavoro, sacrificio, serietà. E poi è antipatico a una parte dei tifosi avversari, particolare che fa molto Juve. Tutto questo però avrà un valore limitato al tavolo del rinnovo.

Il Qatar

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La Juve infatti non regala anni di contratto a nessuno e Chiellini ha fatto di tutto per meritare l’autografo del presidente sul contratto, in un luglio in cui ha messo in fila Belgio, Spagna e Inghilterra. Prima, il 19 maggio, aveva giocato 90 minuti contro l’Atalanta e sollevato il trofeo numero 1 della sua estate: non l’Europeo, la Coppa Italia. Nella sua testa però, come ha detto chiaro dopo la finale con l’Inghilterra, c’è un obiettivo e quell’obiettivo ha una forma precisa, una penisola che si lancia nel Golfo Persico: il Qatar, sede del Mondiale 2022. Quel Mondiale, invernale come mai, si giocherà dal 21 novembre al 18 dicembre e Chiellini vuole esserci. Fosse per lui, firmerebbe già per due anni… o anche solo per un anno e mezzo, se calcisticamente avesse senso. Ecco il piano: gli ultimi 18 mesi della sua carriera per le due maglie della sua vita, la Juve e l’Italia.

Il dubbio

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Questo probabilmente è il tema più atteso nel colloquio con Agnelli. Giorgio e il presidente hanno da sempre un grande rapporto, così buono che i prossimi mesi non avrebbero dovuto essere gli ultimi in campo ma i primi di una vita da dirigente, ancora insieme alla Juve, all’Eca o chissà, in Superlega. Poi il 2021 ha cambiato tutto. La logica dice che la Juve gli proporrà un anno di contratto, come logico per un giocatore di 36 anni che nelle ultime due stagioni ha giocato soltanto 25 partite da titolare. Tra un anno, se tutto andrà bene, ci sarà tempo per restare insieme e pensare al Qatar. Prima, la firma. Presto, forse nel primo pomeriggio, sapremo se tutto si sarà risolto in pochi minuti e se Giorgio avrà uno stipendio intorno ai 3 milioni, non lontano da quello degli ultimi anni.

Ne manca uno

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Il campionato aspetta dietro l’angolo. Gli ultimi nazionali della Juve in giornata inizieranno la stagione 2021-22. Tutti alla Continassa con la squadra al completo: Bonucci, Bernardeschi, Chiesa, Cuadrado, Danilo, Alex Sandro, anche Bentancur che pure si è già visto alla Continassa. Manca solo il biondo, manca Locatelli. C’è il caso che Chiellini, se oggi gli faranno un nuovo contratto, vada a prenderlo e lo porti a Torino per il colletto, come Saka in finale.

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