Chi è Bremer: quella scalata tutta campo, casa e chiesa

TORINO – Il migliore difensore dell’ultima serie A cambia squadra, ma forse non città. E queste sarebbe già una prima, grande sorpresa perché sembrava tutto apparecchiato per il passaggio all’Inter e invece è arrivato l’affondo della Juve. Andasse in porto il sorpasso dei bianconeri, la sua casa sarebbe ancora Torino, ma sull’altra sponda del Po, come altri hanno fatto in passato. Dal primo in assoluto, Guglielmo Gabetto, nel 1941 passato al Grande Torino, fino ai più recenti Pessotto, Ogbonna, Immobile, Quagliarella, Mandragora e Pjaca. Adesso potrebbe toccare a Gleison Bremer, gigante brasiliano classe ’97, scoperto quattro anni fa nell’Atletico Mineiro dall’allora direttore sportivo granata, Gianluca Petrachi, per 5 milioni e sconosciuto ai più. Gli scettici, però, sono stati progressivamente messi a tacere dal centrale cresciuto nel Desportivo Brasil e poi passato al San Paolo, prima di rivelarsi agli osservatori granata con la maglia dell’Atletico Mineiro. E i colori bianconeri del club di Belo Horizonte evidentemente erano nel suo destino. La sua esperienza italiana inizia con poche apparizioni e con i dubbi di cui sopra sul suo conto. La prima svolta arriva nel 2019/20, con Walter Mazzarri che lo lancia tra i titolari. Bremer non mollerà più il posto al centro della difesa granata, tanto che tutti i successivi tecnici del Toro puntano su di lui. Con Ivan Juric arriva il salto in alto definitivo che lo proietta tra i migliori centrali della serie A e d’Europa.

Chi è

Una ribalta conquistata grazie a impegno e dedizione, al lavoro di questo ragazzo nato a Itapitanga e che sognava di fare il calciatore. Da giovane in Brasile ha lavorato in una fattoria, poi ha iniziato a vendere gelati. Piccoli lavori per guadagnarsi le risorse da impiegare per poter giocare a calcio. Il suo idolo d’infanzia era l’interista Lucio, uno dei protagonisti del triplete del 2010, e i nerazzurri sembravano proprio il traguardo perfetto. Perché un po’ di Inter, Gleison Bremer Silva Nascimento, la porta nel nome. Bremer, appunto, che il padre, calciatore dilettante, gli diede in omaggio ad Andreas Brehme, terzino tedesco dell’Inter a cavallo tra fine anni Ottanta e primi anni Novanta.

A Torino

La vita torinese di Gleison è praticamente tutta famiglia e allenamento; difficile incontrarlo assiduamente nei locali. Il brasiliano ama piuttosto la tranquillità della collina, dove abita con la moglie Deborah e la figlia Agatha. E’ molto religioso, tanto che si dedica spesso alla lettura della Bibbia, e non dimentica le sue origini. Il suo obiettivo ora è aprire una scuola calcio per i bambini della sua città. Passioni oltre il calcio? Il basket Nba – suoi punti di riferimento sono stati Michael Jordan e Kobe Bryant -, la boxe (il suo idolo è l’inglese Anthony Joshua) e i viaggi. Il prossimo che vuole fare? In Qatar, per i Mondiali…

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