Cherki e il nuovo Lione targato States

Jean-Michel Aulas ha venduto l’Olympique Lione per seicento milioni all’imprenditore americano John Textor, dopo trentacinque anni e sette titoli consecutivi conquistati in Ligue 1 tra il 2002 e il 2008. Si chiude un’epoca: dai grandi giocatori lanciati, come Benzema e Lacazette, Ndombele e Bruno Guimarães, fino alla costruzione del nuovo stadio, il Parc OL, primo impianto di proprietà nella storia de calcio francese. Lunga e complessa la trattativa condotta da Aulas con John Textor, diventato azionista di riferimento attraverso la Eagle Football Holdings, che possiede già il Botafogo, il 40% del Crystal Palace e il Molenbeek.

OPERAZIONE RILANCIO – La squadra è allenata dal 9 ottobre da Laurent Blanc, dopo l’esonero di Peter Bosz, è ottava in classifica con ventuno punti in quindici partite. L’obiettivo della nuova proprietà è quello di centrare un piazzamento in Champions. L’ultimo regalo di Aulas è Rayan Cherki, cresciuto in un vivaio dalle grandi tradizioni: diciannove anni, seconda punta o trequartista, è arrivato all’Olympique nel 2010, quando aveva sette anni. Cherki si era messo in luce con la maglia del Saint-Priest. È francese, è nato a Lione il 17 agosto del 2003, la sua famiglia ha origini algerine. Dribbling e velocità, tre assist in dodici partite. È uno dei tesori della nazionale Under 21 di Sylvain Ripoll: sette presenze e quattro gol. È alto un metro e 76, Blanc lo utilizza anche nel ruolo di ala destra. Ha un contratto fino al 2024 che prevede un’opzione in favore del club per prolungarlo di un altro anno. Ha estimatori in Premier: dal Newcastle al Leicester.


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