Che traffico sulle corsie! Da Alonso a Dalbert: chi entra e chi esce

In casa nerazzurra è casting (quasi) perenne sugli esterni, nomi che tornano e che si aggiungono ad altri profili sondati. Facciamo il punto

C’è traffico sulle corsie. In casa Inter come nelle giornate di punta di un’estate italiana. Storia che si ripete, da diversi anni a questa parte. Sugli esterni è casting (quasi) perenne, porte girevoli, nomi che tornano e che si aggiungono ad altri profili sondati. Marcos Alonso è l’ultima idea, ma non è una novità: già con Conte lo spagnolo è spesso stato associato all’Inter. Ora c’è Inzaghi, tecnico che come il collega salentino fa un grande affidamento sui giocatori di fascia. È il 3-5-2 stesso che lo richiede. A sinistra ci sono in rosa già Dimarco e Perisic: sulla carta i nerazzurri sono coperti, ma c’è ancora la scritta “Work in Progress”. E a destra, Hakimi ha lasciato un vuoto da colmare.

AL COMPLETO

—  

Il casting sulle corsie è intasato, ma il profilo giusto non è ancora stato individuato. Ci vuole tempo, lo stesso Inzaghi ha fatto sapere che la società sta lavorando su questo fronte e si è detto tranquillo, in sede di presentazione. Ma il tempo inizia a stringere: con l’arrivo di Lukaku, dei sudamericani e degli italiani, il nuovo tecnico avrà la rosa al completo e potrà iniziare a lavorare sulla sua vera creatura. L’incertezza sulle fasce, in questo senso, non aiuta. E in casa Inter sta diventando un’abitudine.

QUANTI NOMI

—  

Si prenda, ad esempio, la prima stagione di Conte. Gli esterni erano Candreva e Lazaro da una parte, Asamoah e Biraghi dall’altra. Nomi che fanno pensare a un’epoca lontana più dei due anni che effettivamente sono trascorsi. Lazaro e Asamoah sono presto usciti dai radar, Candreva è stato una costante nel primo anno del tecnico e Biraghi era tornato in nerazzurro nello scambio di prestiti con Dalbert. Prestazioni altalenanti, tanto che a gennaio arrivò Young. Poi, il colpo Hakimi: l’arrivo del marocchino sembrava finalmente aver risolto il problema a destra. Un “deus ex machina”, come planato da un pianeta lontano, che ha fatto innamorare subito il popolo nerazzurro, dopo averlo fatto soffrire con la maglia del Borussia Dortmund. I tifosi, sognatori per antonomasia, hanno rivisto nel marocchino il nuovo Maicon, l’uomo che avrebbe arato la corsia di destra per anni e che avrebbe finalmente colmato il vuoto da quella parte. Ma la realtà dice che il passeggero Hakimi se n’è già andato, portando agli interisti un tricolore ma anche un’incognita su quello che sarà.

E ORA?

—  

Le porte girevoli sugli esterni sono state una costante anche prima di Conte. Si pensi anche ai vari Vrsaljko, Telles, Dalbert. Oltre a Cancelo, altro uomo che per qualche mese ha fatto sognare i tifosi. Ora, a meno di un mese dall’inizio del campionato, a destra c’è un’incognita gigante e a sinistra una situazione in possibile evoluzione. Da una parte sono caldi i nomi di Bellerin e Nandez, dall’altra l’idea Alonso si va ad aggiungere a Dimarco e Perisic. Inzaghi ha bisogno dei suoi esterni, in casa Inter domina l’incertezza come negli ultimi anni. Una costante, ma la soluzione è da trovare nel minor tempo possibile.

Precedente Lazio-Brandt è una corsa a ostacoli. La trattativa si complica Successivo Il Barcellona continua a lavorare sulle uscite. Umtiti resta sul mercato