Che Juve sei? 98 formazioni in 98 partite. Rabiot il più utilizzato da Allegri

Numeri alla mano, anche Danilo, Szczesny, Locatelli e Cuadrado sono le colonne di una squadra che sta cambiando pelle concedendo sempre più spazio alle nuove leve. E Alex Sandro…

Novantotto formazioni in novantotto partite: se non è un record poco ci manca. Di certo ad Allegri non manca la fantasia: trovare tutte le combinazioni possibili non sembra un gioco facilissimo. Ma Max, nel suo secondo biennio (in corso) in bianconero, ce l’ha fatta. L’allenatore livornese ha poi eletto il suo totem, trovando nel francese Adrien Rabiot il suo calciatore-simbolo. Non solo per la percezione di una crescita impressionante, che lo ha reso in questi mesi centrale nel progetto bianconero, ma anche per via di numeri che mettono il tutto su un piano oggettivo: il francese è il calciatore che ha fatto più minuti in questi due anni, ben 6736, oltre che più presenze (84) insieme a Cuadrado, che però di tempo giocato ne ha messo nelle gambe per 5902 minuti.

CONTI ALLA MANO

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I numeri non mentono: il secondo più utilizzato da Allegri nella sua Juve bis è Danilo, 6500 minuti per il brasiliano. Szczesny (6387) e Locatelli (6040) anticipano Cuadrado, delineando così le colonne di una squadra che sta cambiando pelle concedendo sempre più spazio alle nuove leve. Con un presupposto necessario: dentro sì, ma nel momento giusto, con equilibrio e con i tempi di maturazione necessari tra un’opportunità e un’altra, evitando il più possibile il rischio di rimaner dentro pressioni spropositate. Dentro quei 4980 minuti concessi fin qui ai giovani che vanno dal 2001 in poi, senza considerare Gatti (1550 minuti giocati) che l’estate scorsa è arrivato dalla Serie B, c’è materiale per chi volesse approfondire la fiducia concessa ai giovani da Allegri (nelle gare ufficiali) dall’estate 2021 a oggi, anche se il dato sembra poter crescere ancora molto entro fine stagione. Ad oggi, la media è 4,6 partite per ogni giovane che ha fatto minuti in prima squadra, con un totale di dodici Under 22.

PIÙ PRESENTI

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Vlahovic, che è un classe 2000 come Kean e dunque non rientra nel conteggio dei giovani, ha giocato 4186 minuti da gennaio dell’anno scorso: la sfida che Allegri deve vincere adesso è far sbloccare il serbo e rimetterlo sulla corsia preferenziale del gol. Il tecnico qualche settimana fa lo ha paragonato a Cristiano Ronaldo e al Rabiot della passata stagione: pare che Dusan, grazie a quelle parole, abbia cominciato a sentire meno peso sulle sue spalle e stia cominciando a sciogliersi di più. “È un percorso, sono contento di come sta lavorando”, ha spiegato Max. Che punta su di lui, ovviamente, nelle prossime gare decisive di coppa, sia con l’Inter in Coppa Italia sia col Siviglia in Europa League. Meglio di Vlahovic, al conteggio dei minuti, con mezza stagione in più, ha fatto solo Alex Sandro: il cambio di ruolo quest’anno ha consolidato la sua posizione in rosa, così rinnoverà per un altro anno. La top ten dei giocatori più utilizzati negli ultimi due anni si chiude con Bonucci, De Ligt e McKennie. Sulla scia arriva Bremer.

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