Che gaffe: Mondiale donne, il governo spagnolo premia… la sorella di Icardi

Il titolo mondiale femminile vinto dalla Spagna è… stregato: dopo il caso Rubiales spuntano due incredibili refusi nel comunicato del Governo per la consegna del Ordine Reale al Merito Sportivo

Il calcio femminile spagnolo è senza pace. Mentre l’eco del caso Rubiales è ancora lontana da spegnersi, non solo per l’attesa per la decisione sul futuro da dirigente dell’ex presidente della Federcalcio, al momento fermato “solo” per 90 giorni dal comitato etico della Fifa dopo il celebre bacio strappato a Jenni Hermoso durante la premiazione del Mondiale lo scorso 20 agosto a Sydney, una nuova polemica si è scatenata a seguito di due errori della Presidenza del Consiglio Superiore dello Sport.

Il CSD ha infatti pubblicato una delibera in cui vengono evidenziati “i meriti e le circostanze che concorrono nelle storie sportive e professionali” delle giocatrici e dello staff tecnico della squadra spagnola, che si sono visti assegnare dal Governo la medaglia d’oro dell’Ordine Reale al Merito Sportivo, ovvero la massima onorificenza in Spagna per lo sport.

Peccato che nell’elenco del CSD compaiano due refusi evidenti quanto inquietanti. Il capitano del Real Madrid e della nazionale, Ivana Andrés, non compare infatti nella lista. Al suo posto è stata erroneamente inserita Ivana Icardi, influencer nonché sorella di Mauro. Svarione anche nella grafia del secondo cognome del vincitore del premio ‘Miglior Giocatore UEFA della stagione 2022/23’, nonché MVP della finale del Mondiale contro l’Inghilterra: in Aitana Bonmatí Conca appare infatti una “s” finale, e inesistente, nel secondo cognome. Una figuraccia che si sarebbe dovuta evitare, sebbene lo stesso CSD l’abbia già riconosciuta, scusandosi con le interessate.

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo del calcio senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Itasportpress per scoprire tutte le news di giornata.

Precedente La Juve Women dilaga in Champions: 6-0 all'Okzhetpes Successivo Superlega, la sentenza sulla Uefa slitta ancora: tutti gli scenari

Lascia un commento