Che fine hanno fatto? Da Eleftheropoulos a Yanagisawa: la top 11 dei desaparecidos del Messina

C’è chi oggi fa l’allenatore, chi gioca ancora, chi invece è davvero ‘irrintracciabile’. O meglio, desaparecido. Alcuni sono entrati di diritto nella storia del Messina, altri invece sono delle vere e proprie meteore. Per una squadra che a metà degli anni 2000, per tre stagioni, ha respirato l’aria del più prestigioso palcoscenico calcistico nazionale: la Serie A. E non proprio da comparsa. Settimo posto al primo anno (niente Intertoto solo per la mancata Licenza Uefa), con in copertina il trionfo a San Siro contro il Milan firmato Giampà e Zampagna. Poi la parabola discendente fino alle mille vicissitudini che, tra fallimenti, gioie, delusioni e ripescaggi, vedono oggi il Messina militare nel girone C di Lega Pro. Ma il presente per qualche minuto può attendere, album dei ricordi pronto ad essere sfogliato: ecco la nostra top 11 dei desaparecidos giallorossi.

Eleftheropoulos, ph Francesco Saya

Eleftheropoulos, ph Francesco Saya

Tra i pali, inamovibile, c’è Dimitrios Eleftheropoulos. 10 presenze in Serie A, 2 in Coppa Italia per il portiere greco nella stagione 2005, poi valigia in mano e trasferimento prima al Milan e poi alla Roma nel giro di un’estate: infine ancora Serie A con Ascoli e Siena. Dal 2012 ha intrapreso la carriera di allenatore, oggi siede sulla panchina dell’Asteras Tripolis nella Super League greca.

Rezaei, ph Francesco Saya

Rezaei, ph Francesco Saya

Difesa a quattro dove a destra adattiamo Rahman Rezaei, da molti considerato per anni come il più forte giocatore della Nazionale iraniana con la quale disputa anche il Mondiale del 2006 in Germania. A Messina è un intoccabile per tre stagioni (03/04 in Serie B, 04/05-05/06 in Serie A). Al centro spazio a Marco André Zoro, ivoriano che durante una gara contro l’Inter, stanco degli insulti razzisti nei suoi confronti, prese il pallone in mano minacciando di non giocare più; ancora oggi in attività con la maglia dell’AO Chania, Serie B greca. Al suo fianco Marco Zanchi, ex promessa di Atalanta, Udinese e Juventus, che a Messina trovò la sua consacrazione definitiva: l’addio al giallorosso arrivò solo dopo il fallimento del club nel 2008. Oggi allena la formazione Under 16 dell’Atalanta. A sinistra, guai anche solo a pensarci, maglia da titolare che spetta di diritto ad Alessandro Parisi: terzino goleador dal tiro potentissimo, per il popolo giallorosso era il ‘Roberto Carlos dello Stretto’. La scorsa stagione tornò ad indossare per 9 partite la maglia del Messina, a febbraio 2016 scarpini appesi al chiodo all’età di 39 anni.

Coppola, ph Francesco Saya

Coppola, ph Francesco Saya

Centrocampo a due, dove non può mancare Mimmo Giampà. Uno dei due marcatori dell’impresa di San Siro contro il Milan, il calciatore da… 147 punti di sutura alla gamba destra! Il suo impatto contro i cartelloni pubblicitari nella sfida contro il Lecce è ancora oggi considerato come uno degli infortuni più cruenti (un taglio di 20 cm) visti in Serie A. Nella scorsa stagione, a 39 anni, ha indossato la maglia del Catanzaro. Al suo fianco, il guerriero Carmine Coppola: una vera e propria istituzione a Messina, per molti anni capitano e simbolo di una squadra che ha regalato gioie uniche ai propri tifosi. Oggi ha aperto una scuola calcio proprio a Messina oltre ad aver intrapreso la carriera di procuratore sportivo.

Yanagisawa, ph Francesco Saya

Yanagisawa, ph Francesco Saya

Quanti di voi ricordano Ivica Iliev? Qualche avversario sicuramente, perché i suoi dribbling facevano girare la testa. Purtroppo per lui, però, la continuità (sommata ad un carattere un po’ così) non era di certo il suo punto di forza: nella sua avventura al Messina, 58 presenze in Serie A e un solo gol contro l’Udinese. Nella storia del nostro calcio, però, ci è entrato eccome: fu il primo giocatore ad essere squalificato dalla prova tv per una simulazione. Maglia da titolare nella nostra speciale top 11 anche per Atsushi Yanagisawa: 29 presenze nel Messina e un evidente difetto di mira (0 gol). Eppure Zico (nessuno scherzo) aveva parlato di questo giapponese come suo possibile erede! Rientrato in Giappone, si è ritirato nel gennaio del 2015. Nel nostro attacco, però, serve un bomber vero: identikit che porta a Christian Riganò e non ingannino le condizioni fisiche non proprio ‘ottimali’ con cui è sceso in campo per beneficenza al Franchi nella partita Mundial nei giorni scorsi, Riga-gol il gol lo ha sempre avuto nel dna. Oggi allena l’Ideal Club Incisa, Prima categoria toscana. A proposito di bomber che oggi fanno gli allenatori: a completare il nostro undici c’è Riccardo Zampagna, ora sulla panchina della Trestina in Serie D.

Ventura, ph Francesco Saya

Ventura, ph Francesco Saya

Come, abbiamo scelto un modulo un po’ bizzarro? Motivo presto spiegato: il 4-2-4 è il marchio di fabbrica di Giampiero Ventura, allenatore del Messina in Serie A per sole sette gare dal marzo al giugno del 2006. Una meteora giallorossa sì, ma in questo caso altro che desaparecido…

Top11 desaparecidos Messina (4-2-4): Eleftheropoulos; Rezaei, Zoro, Zanchi, Parisi; Giampà, Coppola; Iliev, Riganò, Zampagna, Yanagisawa. All. Ventura

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