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Che entusiasmo a Cagliari: invasione di tifosi per l’allenamento a porte aperte

Fra due giorni la sfida del preliminare playoff in gara unica contro il Venezia: per caricare l’ambiente Ranieri ha concesso stamane accesso libero al pubblico rossoblù. Ed è stato un successo

La spinta di una città per provare a tornare dopo solo un anno in Serie A. Claudio Ranieri ha aperto al pubblico la seduta del giovedì alla Unipol Domus del suo Cagliari in vista del primo turno playoff di sabato, ore 20.30, contro il Venezia. Gara in Sardegna che per i rossoblù rappresenterà una sorta di sfida al passato, proprio contro i lagunari, al Penzo, infatti un anno fa Pavoletti e compagni perdevano la massima serie per uno 0-0 e per l’incapacità di fare una sola rete in 90 minuti a una formazione già retrocessa.

CARICA

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Oltre 500 tifosi hanno riscaldato l’atmosfera della seduta della squadra di Ranieri. Cori, fumogeni e applausi dal settore aperto della Curva Nord. Con il tecnico romano e i suoi calciatori che prima di iniziare l’allenamento sono andati sotto i propri sostenitori per un breve colloquio e per ricevere la carica in vista dello scontro da dentro o fuori contro il Venezia.

BUONUMORE

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E lo stesso Ranieri ha scherzato con i supporter: “Devo fare sessioni di tiri in porta, ma se tiriamo i palloni qui da voi poi ridateceli”. Con la piazza che ha praticamente esaurito tutti i posti a disposizione per la gara di sabato, con il record storico per lo stadio temporaneo del Cagliari di ottomila tagliandi venduti in poche ore nella giornata di mercoledì. In campo Ranieri ha testato i suoi con una serie di partitelle a tema cercando di tenere sempre alta la tensione per l’allenatore che cerca la sua seconda promozione in massima serie con gli isolani, dopo aver portato il Cagliari dalla C alla Serie A a inizio anni Novanta.

PAROLE

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“Ai miei ragazzi ho chiesto di dare tutto – ha confessato al termine della seduta lo stesso Ranieri -, i playoff sono come dei derby, hanno una loro storia e non ci sono favoriti. Noi arriviamo a questo impegno con la testa libera dopo una bella rincorsa. L’anno scorso il Venezia ha fatto il suo e il Cagliari no. Il Venezia non c’entra nulla con la retrocessione e non devono esserci pensieri di sorta. Quest’anno è diverso, siamo entrati tutti e due in rincorsa nei playoff, come al Palio di Siena, e ora ci giochiamo le nostre chance. Sicuramente però non siamo quelli del girone d’andata a cui hanno fatto 4 gol”.