Che ci fa la Spal in Europa League? Ecco “Più di Undici”, il romanzo della Curva Ovest

Tredici autori (più uno), il Collettivo L.A.P.S., firmano un racconto nato e prodotto dalla curva spallina

Un’avventurosa trasferta a Bucarest, in Romania, per una partita di Coppa, l’Europa League. E no, niente musichetta con cui consolarsi. E sì, svariati incontri da ricordare. Un pallone che rotola nel territorio dei sogni – che ci fa la Spal in Europa? – un gruppo di amici che si riconoscono a pelle. Diversi i punti di partenza, identico l’orizzonte a cui tendere.

“Più di undici” è il primo esempio di romanzo frutto di un lavoro collettivo nato all’interno di una curva, nello specifico la Curva Ovest dello stadio Mazza di Ferrara, vedi alla voce Spal.

Comunità

—  

Una curva – intesa come comunità di persone – che da anni si segnala per la partecipazione alla vita sociale. Tredici mani (più una), tredici cuori pulsanti, tredici finestre aperte sul mondo del calcio. Perché al cuore, come al coro (da curva) non si comanda. Parole, opere e missioni (sportive) a cura del L.A.P.S. (Laboratorio Autonomo Produzioni Spalline). Prefazione di Pierluigi Pardo, postfazione di Enrico Testa. Gli autori – e i protagonisti del romanzo – sono insegnanti, metalmeccanici, impiegati. Cittadini. Soprattutto tifosi, non tutti ultras ma tutti uniti dalla stessa passione che si declina in quattro lettere, con la lingua che batte sul palato la musica più bella, quella della passione condivisa: Spal.

Precedente Roma, che sfortuna: Zaniolo esce in barella per un infortunio alla spalla Successivo Ahi Ranocchia: frattura composta del perone, out almeno tre mesi