Champions League, Siviglia-Juventus 1-3: Allegri vola agli ottavi

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Champions League, Siviglia-Juventus 1-3: Allegri vola agli ottavi
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Pareja illude gli andalusi, poi il rosso a Vazquez cambia l’inerzia della gara. Pari di Marchisio su rigore e nel finale le firme di Bonucci e Mandzukic. Anche Sampaoli allontanato dal campo

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Pareja illude gli andalusi, poi il rosso a Vazquez cambia l’inerzia della gara. Pari di Marchisio su rigore e nel finale le firme di Bonucci e Mandzukic. Anche Sampaoli allontanato dal campo

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SIVIGLIA – Una prestazione che stenta a decollare nonostante l’uomo in più, nel momento in cui la leggerezza dell’ex palermitano Vazquez consegna alla Juventus la superiorità numerica. E l’impeto di uno dei suoi figli più belli che la porta direttamente agli ottavi di Champions. Bonucci svolta la sfida del Sánchez-Pizjuán con un siluro dalla distanza al minuto numero 84. La squadra di Allegri trionfa 3-1 in Spagna: Pareja semina false speranze tra gli andalusi, Marchisio li riprende su rigore, l’urlo di rabbia del difensore e la zampata di Mandzukic li condannano definitivamente. Ora è primo posto, il sorpasso è servito. Per chiudere matematicamente al comando servono altri tre punti, stavolta contro la modesta Dinamo Zagabria.

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E TE PAREJA… – Sembra scrollarsi subito di dosso quel briciolo di timidezza che si addice alle squadre in trasferta, salvo poi lasciare il controllo del gioco ai padroni di casa. La serata della Juventus si fa subito in salita perché al 9’, sugli sviluppi di un corner, la corta respinta di Rugani dà la possibilità a Nico Pareja di coordinarsi con il tempo necessario e di calciare al volo: il risultato è il tiro – in questo caso – del martedì che annulla Buffon e lancia la gioia di Sampaoli per l’1-0 del Siviglia. Dieci minuti più tardi l’uno-due delle occasioni è consumato da Escudero (servito da Vazquez, non trova la porta) e da Cuadrado, che si vede cestinare la conclusione dai guantoni di Sergio Rico.

FRANCO ROSSO E MARCHISIO DI RIGORE – Il destro a giro sul secondo palo era prerogativa di altri, lo capisce anche Mandzukic quando al 27’ prova il colpo dopo aver approfittato della titubanza dell’autore del vantaggio: la teoria è perfetta, la pratica invece lascia un po’ a desiderare. Ritagli di qualità arrivano sull’asse di destra con il tacco di Dani Alves, l’assist di Cuadrado e l’irruenza di Khedira che sfiora il pari di prima intenzione. E, a seguire, il colpo di scena. L’ingenuità a metà campo nei confronti del tedesco vale a Vazquez il secondo giallo già al 36’. La superiorità numerica rinvigorisce la squadra di Allegri, che nel recupero della frazione iniziale gode del penalty concesso da Clattenburg in virtù della trattenuta su Bonucci. A trasformarlo è Marchisio, non senza travaglio considerando che il portiere spagnolo intuisce e sfiora il pallone del Principino.

CHE TRIS! – I giochi si riaprono con la prepotenza andalusa, che pare quasi sconfinare nel ridimensionamento dell’11 contro 10. Le teste di Iborra e Rami a destare preoccupazione prima dell’uscita anticipata dal campo da parte di Sampaoli, reo dell’ennesima protesta nei confronti dell’arbitro. A tentare di rimuovere il malocchio è l’opera di Pjanic, che nasce dalla distanza, si sviluppa con precarietà e muore con l’intervento del sempre presente Rico. Nel finale il ritmo della Juve aumenta, ma i momenti topici continuano a latitare. Soltanto che all’84’ Bonucci inventa la sassata dalla distanza che permette alla Juve di tornare da Siviglia con la vittoria e la certezza degli ottavi. Mandzukic la chiude definitivamente nel recupero su assist di Marchisio e Kean scrive un altro record, è il primo 2000 a giocare in Champions League.

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