Champions League, i ricavi delle italiane: flop Juve, Napoli alle stelle

Partire dalla base più elevata di incassi e ritrovarsi a essere la squadra che ha guadagnato meno dall’edizione corrente della Champions League. Questo il paradosso, ma in realtà non così tale, cui è andata incontro la Juventus nella peggior fase a gironi della propria storia. Grazie al ranking storico, infatti, il club bianconero era quello in testa alla classifica per introiti dei club italiani partecipanti alla massima competizione continentale, ma ad affossare, anzi a capovolgere, la situazione è stato il rendimento sul campo della squadra di Allegri, che con appena tre punti conquistati in sei partite ha eguagliato il peggior risultato di un’italiana nella storia della competizione, quello della Roma 2004-’05.

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Champions League, tempo di bilanci: anche economici

La fine della fase a gironi della Champions League, che ha promosso agli ottavi le prime due di ciascun raggruppamento, permette quindi di stilare un primo bilancio non solo sul piano tecnico, ma anche per quanto riguarda gli incassi delle singole società. Per quanto riguarda le italiane non stupisce che in cima ci sia il Napoli, che grazie ai 15 punti ottenuti, frutto di cinque vittorie e un solo ko, ha ribaltato le gerarchie, facendo prevalere l’aspetto legato ai risultati del campo alle altre variabili in causa.

Napoli macchina da gol e vittorie: le casse sorridono

La partecipazione alla Champions League ha garantito ad ogni club una quota fissa di 15,64 milioni di euro, ai quali si sono aggiunti i ricavi da ranking storico, appunto più alti per la Juventus (circa 33 milioni) rispetto a Napoli (18,2 milioni), Inter (15,9 milioni) e Milan (14,8 milioni) e la prima parte del market pool, legato ai piazzamenti dello scorso campionato che hanno fruttato otto milioni al Milan campione d’Italia, sei all’Inter seconda, quattro al Napoli e due alla Juventus. Dove il Napoli ha messo la freccia è appunto sulla cifra legata ai risultati, con 14 milioni: Inter e Milan, entrambe capaci di ottenere quattro vittorie e due sconfitte, si sono fermate a 9,33, mentre la Juventus non è andata oltre i 2,8 milioni garantiti per ciascuna vittoria, avendo appunto vinto solo una gara in tutto il girone. Fin qui le cifre cette Cche portano il Napoli a quota 66,59 milioni di introiti già in cassa, compresi i 9,6 milioni per il passaggio agli ottavi, quota già “assegnata” anche al Milan (60,05) e all’Inter (57,19).

Ricavi Champions League: aspettando il market pool…

La Juve chiude con 52,89 ed è ovviamente l’unica a non poter modificare la propria quota, al netto della strada che i bianconeri potranno fare in Europa League. Per conoscere il monte complessivo del Napoli e delle milanesi bisognerà invece aspettare la fine della competizione, dato che la seconda parte del market pool varia in base al percorso delle singole squadre, ma quattro milioni sono comunque garantiti per ciascuno dei tre club, quindi anche nella peggiore delle ipotesi il Napoli concluderà la propria campagna Champions 22-’23 con 70 milioni in cassa. Più una squadra proseguirà e meno farà guadagnare all’altra, per un meccanismo piuttosto tortuoso e in contraddizione con il ranking per nazioni, destinato ad essere rivisto quando nel 2024 entrerà in vigore la nuova formula della Champions League. Superlega permettendo…

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