Champions in vista: poi che Napoli verrà costruito?

La probabile separazione da Gattuso e qualche cessione robusta sembrano lo scenario da cui ripartire. Ma con i 40 milioni della Coppa si può programmare in serenità

A sei punti dalla Champions, il Napoli di Rino Gattuso resta concentrato sull’obiettivo più importante, alla portata, dirimente sul futuro della società che con almeno 40 milioni di euro in più in entrata potrebbe programmare con maggiore serenità la prossima stagione, in un momento in cui la pandemia continua a produrre effetti devastanti sulla salute e sull’economia mondiale.

Dubbio portiere

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Naturale chiedersi che Napoli sarà con la Champions. In attesa di capire chi sarà la guida tecnica – Gattuso sembra destinato all’addio e De Laurentiis sta proseguendo nel suo casting – andiamo a vedere cosa potrà succedere nella squadra. L’ossatura è più che buona. E anche in caso di qualche cessione importante, la competitività rimane. In porta difficilmente si andrà avanti con il ballottaggio: per c’è da scegliere uno fra Meret e Ospina. Il club vuole tenere il friulano, che però ha più mercato, ma se arrivasse un’offerta importante potrebbe partire. In difesa ci saranno diverse novità visto che Hysaj e Maksimovic vanno via a parametro zero e Koulibaly è sensibile al richiamo della Premier. Si rifonderà attorno a Di Lorenzo-Rrahmani-Manolas, cercando di migliorare la qualità degli esterni.

Demme&Zielinski

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A centrocampo il partente dovrebbe essere Fabian Ruiz, molto richiesto in Spagna. E con Bakayoko che tornerà al Chelsea per fine prestito, ecco che in mediana si riparte dalla quantità del tedesco Demme, ormai perfettamente integrato, e dalla qualità di Zielinski maturo per un salto di qualità a livello internazionale.

Che attacco!

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In avanti il Napoli ha una varietà di attaccanti da far invidia a qualsiasi squadra. Il futuro nasce attorno alla coppia Osimhen-Lozano, quasi 100 milioni di investimenti nelle ultime due estati di De Laurentiis: stanno cominciando a rendere secondo le aspettative. L’interrogativo più importante riguarda il futuro di Lorenzo Insigne. Il capitano ha un contratto in scadenza nel 2022 e la volontà di restare, ma una trattativa vera e propria sul rinnovo non è mai decollata. Rimandare il discorso al post-Europeo potrebbe essere un’arma a doppio taglio anche per il club. In attesa di capire cosa succederà sul mercato la questione Insigne rimane la più delicata e per certi versi urgente da affrontare. Ma prima c’è la Fiorentina e il Verona per chiudere al meglio questa stagione.

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