Champions, Coltescu-Demba Ba pace fatta grazie a…

Demba Ba e Coltescu hanno fatto pace grazie alla mediazione di Ousmane N’Doye vecchio compagno di squadra del calciatore. La ricostruzione dei fatti fornita dal portale sport.ro parla di una telefonata conciliatrice fra i due.

MEDIAZIONE – Tutto nasce, come noto, a Parigi. N’Doye ha seguito la partita e la vicenda e ha deciso di contattare Sebastian Coltescu per mostrargli il suo sostegno. L’ex centrocampista di Dinamo, Vaslui e Astra è un buon amico di Demba Ba, con il quale ha giocato nella nazionale senegalese. E tramite il suo intervento Demba Ba e Coltescu hanno parlato per più di mezz’ora e si sono riconciliati. E il senegalese racconta come è riuscito nel suo capolavoro diplomatico. “Mi piace la pace, voglio ridere, parlare, con rispetto. Quando ho giocato in Romania, ho incontrato molte persone. So come funzionano le cose da quelle parti. Quando accade qualcosa di spiacevole provi a contattare qualcuno che conosci in modo da sistemare le cose”. E così ha chiesto e ottenuto, tramite alcune amicizie in comune, il numero di Coltescu.

COLTESCU – N’Doye ha immediatamente chiamato l’arbitro. “Gli ho offerto la mia solidarietà. Sono convinto che non sia affatto razzista e per questo gli ho voluto spiegare che sia stato tutto un malinteso. Quindi ho parlato con Demba Ba, che conosco ancora meglio. Siamo amici da anni. Glio ho fornito l’assist per il suo primo gol in nazionale. Ho spiegato la situazione anche a lui e ha capito benissimo. A quel punto gli ho girato il contatto di Coltescu”. E sembra che tutto sia finito bene. “Coltescu ha accettato il suo errore. Demba Ba ha capito che non vi era sentimento razzista nei suoi confronti, né verso nessun altro”.

POLENTA – Dopo questo gesto, N’Doye è ovviamente ricercatissimo. Ma si accontenta di aver mediato la situazione… e di un piatto di polenta. “Mi basta avere in premio il perdono e la grazia di Dio non mi serve altro. Al massimo un piatto di polenta. Non ho mai visto il razzismo in Romania. Demba Ba ritiene che la parola “nero” non dovesse essere usata nello stadio. Ha detto che non puoi usare quella parola allo stadio”. Tutto è bene quel che finisce bene.

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