Cessione o conferma? Futuro incerto per cinque precari Juve

L’inizio della Serie A è alle porte, ma la loro posizione in bianconero resta in bilico

Giovanni Albanese @GiovaAlbanese

8 agosto – TORINO

A meno di otto giorni dal debutto in campionato col Sassuolo, allo Stadium, ci sono almeno cinque giocatori della Juve che non sono ancora sicuri del loro posto in squadra. Il mercato è ancora lungo e può riservare delle sorprese, fatto sta che se Arthur ha già fatto le valigie e attende solo di conoscere la sua nuova destinazione, al momento non è da escludere che lo stesso possa avvenire presto per qualche altro: come Rugani, Pellegrini, Kean e Rovella. Ecco qual è la loro situazione e dove potrebbero finire entro la fine del mese.

ARTHUR

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Come detto, quella di Arthur è una situazione ormai indirizzata verso l’uscita. Il centrocampista brasiliano non rientra nei piani di Allegri, che a gennaio scorso lo aveva trattenuto solo per esigenze numeriche nel reparto. Non è un regista, e il tecnico di una mezzala con le sue caratteristiche non sa cosa farsene. Il calciatore vuole invece un contesto che possa valorizzarlo da prima linea e non da riserva, ecco perché la cessione è l’unica strada percorribile. Il problema è l’ingaggio e il residuo a bilancio di oltre 40 milioni: la Juve insomma può concederlo solo in prestito, dovendo partecipare in grossa parte sul stipendio di 8 milioni e 300 mila euro. La richiesta iniziale dei bianconeri è una partecipazione al 50 percento, ma per adesso si è fatto avanti solo il Valencia che non può spingersi oltre i 2 (le prime offerte sono state di un milione e mezzo prima e uno e otto dopo). Gattuso ha già parlato col calciatore, ma nelle ultime ore non ha nascosto come la questione economica possa rappresentare un ostacolo per il suo club. La Juve spera ancora in un rilancio ulteriore, poi dovrà definire la cessione.

RUGANI

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Un po’ come dovrà fare una scelta sul conto di Rugani, che negli ultimi giorni si è guardato intorno. Il calciatore vorrebbe rimanere in Serie A, ma l’unico club disposto a prendersi carico di tutto il suo costo annuale è il Galatarasay. La Juve non a caso preferirebbe trattare con il club turco, pur non avendo chiuso la porta ad Empoli, Hellas Verona, Bologna e Sampdoria. Quest’ultima ipotesi sembrerebbe la più gradita al diretto interessato, ma i blucerchiati non andrebbero oltre la partecipazione sull’ingaggio al 50%. I bianconeri si ritroverebbero così a dover pagare un paio di milioni circa per farlo giocare altrove e dover a reperire sul mercato un altro difensore, magari di maggiore affidamento in campo europeo ma comunque costretti a incrementare i costi per la doppia operazione. Per questo la posizione del club finora è apparsa piuttosto lineare: il giocatore esce solo a titolo definitivo o comunque potendo scaricarne totalmente il costo annuale. Intanto Milenkovic (che sembrava il primo obiettivo in alternativa) ha rinnovato con la Fiorentina.

PELLEGRINI

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La Juve non esclude ancora la possibilità di poter fare mercato sulle corsie esterne, anche se più probabilmente chiuderà il mercato senza colpi nel ruolo. Questo perché Alex Sandro ha rimbalzato la possibilità di chiudere anzitempo il suo contratto (in scadenza al 30 giugno 2023) e fin qui le offerte che sono pervenute per Pellegrini non soddisfanno le aspettative del club. I bianconeri, che in prospettiva hanno già prelevato Cambiaso dal Genoa (girandolo in prestito al Bologna), sono pronti a trattare la cessione per una cifra garantita tra i 10 e i 15 milioni. Il calciatore ha mercato in Premier League, con il Fulham in testa ma la lista è lunga. Nessuno però si è spinto fino alla doppia cifra, così i bianconeri potrebbero optare per trattenerlo ancora per valorizzarlo ulteriormente sulla fascia sinistra. Il calciatore nella passata stagione ha dimostrato tra l’altro di potersi meritare una considerazione pari a quella di un titolare, ecco perché il suo contributo nel nuovo anno potrebbe essere piuttosto marcato.

KEAN

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Anche su Kean le valutazioni tecniche s’intrecciano con quelle economiche. Prima dell’esclusione per motivi disciplinari con l’Atletico, l’attaccante si era presentato con un piglio diverso rispetto all’anno scorso, in cui ha decisamente deluso le aspettative. La Juve per cederlo subito deve prima riscattarlo, mettendo sul tavolo quei 28 milioni che – stando agli accordi iniziali con l’Everton – dovrà sborsare la prossima estate solo al verificarsi di determinate condizioni. La regolare conferma in rosa del calciatore, insomma, costa 4 milioni di prestito oneroso. Il che significa anticipare l’acquisizione solo avendo in mano un’offerta di almeno 30 milioni, oppure la concreta possibilità d’inserirlo in un’operazione di scambio con un calciatore di pari valore. Diversamente, Moise è un CTP (dunque non occupa posto in lista) e può comunque occupare diverse zone del campo: da attaccante centrale, seconda punta o esterno. Potrebbe essere lui il vice Vlahovic? Al limite sì, pur faticando un po’ a giocare spalle alla porta.

ROVELLA

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Ancora da definire anche il futuro di Rovella, che sta trovando spazio e modo per mettersi in mostra in questo pre campionato. Allegri gli sta dando fiducia da regista e obiettivamente pare quello più maturo tra i giovani centrocampisti in rosa. A differenza di Miretti e Fagioli, però, non è un CTP: e il probabile arrivo di Paredes potrebbe chiuderlo nel ruolo. I bianconeri comunque lo tratterranno fino all’ultima settimana di mercato, quando avranno l’opportunità di valutare con più chiarezza i recuperi di McKennie e Pogba. Poi faranno una scelta sul suo conto: ecco perché il Monza e la Salernitana restano alla finestra, ma anche la Cremonese potrebbe avanzare presto la sua candidatura per averlo in prestito. La Juve non ha alcuna intenzione di perdere il controllo sul calciatore, ritenendolo tra i centrocampisti più interessanti in prospettiva. Dopo due anni e mezzo di A col Genoa, il classe 2001 consoliderà ancora la sua esperienza in massima serie.

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