Ceferin: “Superlega una disgrazia, il Mondiale biennale un errore”. Poi nuove frecciate ad Agnelli

All’assemblea dell’Eca ha parlato anche il presidente Al-Khelaifi: “Abbiamo difeso gli interessi del calcio europeo”

“Niente è stato normale nelle ultime due stagioni ma adesso vogliamo tornare alla normalità. Per questo dobbiamo stare uniti di fronte a questa disgrazia chiamata Superlega, sperando che possa essere stato solo un episodio. Non vogliamo vivere di nuovo questa situazione. Dobbiamo essere un modello per il calcio e restare insieme formando una grande famiglia”. Così il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, che, parlando all’assemblea generale dell’Eca (Associazione dei club europei), è tornato sul tema Superlega.

STOCCATE AD AGNELLI

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Non sono mancate, pur senza nominarlo, alcune stoccate di Ceferin ad Agnelli: “Quando attraversi una tempesta hai bisogno di un buon capitano e l’Eca ce l’ha”, ha detto Ceferin riferendosi al nuovo presidente Al Khelaifi, mentre quello che c’era prima, ovvero Agnelli, “è scappato dalla nave”.

FAIR PLAY FINANZIARIO

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Parole del numero uno dell’Uefa anche sul Fair Play Finanziario: “Non ammettiamo comportamenti irresponsabili. Il Fair Play deve andare verso un sistema più forte che permetta il controllo diretto e la responsabilità finanziaria. Un sistema che stabilizzi il calcio. Andremo avanti con la nostra strategia e daremo modo ai club di giocare più partite. I club devono capire che le strategie finanziarie possono impattare su tutte le altre”.

MONDIALE OGNI DUE ANNI

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Infine Ceferin è tornato sull’ipotesi di un Mondiale a cadenza biennale: “Pensiamo che il Mondiale abbia il suo valore proprio perché cade ogni quattro anni. Un Mondiale ogni due lo svaluterebbe. Il calendario internazionale non ne ha bisogno come i calciatori non hanno bisogno di trascorrere le estati a giocare anziché riposarsi. I club sono in buone mani e il futuro sarà migliore”.

AL-KHELAIFI

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“Nonostante non fosse un ruolo che cercavo, in tempi di crisi dobbiamo tutti fare un passo avanti, assumerci le nostre responsabilità, fare il possibile per migliorare il nostro gioco; e io sono qui per rappresentare ogni singolo membro, tutti i 247 club, grandi e piccoli. Grazie per la tua fiducia”, ha detto Nasser Al-Khelaifi, presidente dell’Eca e del Paris Saint-Germain. “Sono passati quasi due anni dall’ultima volta che ci siamo incontrati di persona a un’assemblea generale, prima che il mondo cambiasse radicalmente con la pandemia. Abbiamo tutti affrontato molte sfide durante questo periodo, personalmente e professionalmente. Tuttavia, semplicemente stando insieme oggi, rappresentando 247 club d’Europa, sento un senso di rinnovata speranza e scopo per la nostra organizzazione e per la famiglia del calcio europeo. È un vero onore essere presidente dell’Eca”. Sul tema della Superlega, il presidente del Psg ha detto. “Non voglio spendere molto tempo a parlare del 18 di aprile, e della Superlega, perché non mi piace di concentrarmi su favole e fallimenti. Insieme abbiamo difeso gli interessi del calcio europeo per tutti: per i giocatori, i club, le leghe, le federazioni nazionali e, soprattutto, i tifosi. Ci siamo affidati alla determinazione e alla forza del presidente Ceferin, che si è opposto al colpo di stato di mezzanotte e le persone con la memoria corta dovrebbero ricordare che questo è esattamente ciò che è stato. Dovreste sapere tutti che il presidente Ceferin è stato fiducioso fin dall’inizio. Abbiamo parlato la mattina presto il 18 di aprile, e lui ha detto, “noi vinceremo”. E l’abbiamo fatto. Grazie, presidente Ceferin. E mentre i tre club ribelli sprecano energie, distorcono le narrazioni e continuano a gridare al cielo, il resto di noi va avanti e concentra tutte le energie sulla costruzione di un futuro migliore per il calcio europeo. Come sapete, per i 9 Club che hanno chiesto di rientrare nella nostra famiglia, il Board dell’Eca li ha reintegrati nelle nostre strutture con rinnovati impegni per rafforzare la nostra Associazione. Li accolgo di nuovo nella famiglia Eca. E ora, guardando al futuro, per affrontare le sfide che il calcio europeo deve affrontare attualmente, l’Eca deve evolversi con uno scopo più forte. Vogliamo che l’Eca sia il cuore del calcio europeo, uno stakeholder deciso e potente che guida l’agenda e lo sviluppo di una famiglia calcistica europea unita. Vogliamo anche che l’Eca rappresenti e sostenga sempre più squadre di calcio professionistiche europee in modo da rappresentare veramente gli interessi di tutti”.

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