Ceferin: “Champions, opzione final four. Superlega idea sciocca e arrogante”

Il numero 1 della Uefa in un’intervista ad As torna a parlare del progetto fallito portato avanti da Barça, Real e Juve. Ma non solo: Stiamo lavorando su una grande idea…”

Aleksander Ceferin esulta. La Champions che sta per chiudersi ha regalato grandi emozioni e partite da ricordare, il miglior modo per rispondere a chi ancora pensa che la Superlega sia necessaria per il calcio. Lo dice senza giri di parole in una lunga intervista rilasciata sito del quotidiano As. Ma il numero di Nyon ha parlato anche dell’idea Final Four, Agnelli, Perez, giocatori russi, Fair play finanziario.

che spot!

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“La Champions è il miglior modo per promuovere il calcio, è la migliore competizione sportiva del mondo – dice Ceferin -. Sono felice che abbiamo cambiato la regola dei gol in trasferta, mi dicevano che ci sarebbero stati più rigori, non è così perché i club che giocano la Champions sono i migliori e giocare in trasferta è quasi come giocare in casa. Non vedo l’ora che arrivi la finale. Benzema? Uno dei giocatori più sottovalutati della storia”.

“ci hanno sfidato”

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“La Superlega? Sono abbastanza stanco di parlarne, non esiste più, ma avrebbe rovinato il calcio”, afferma Ceferin per poi ricordare quel periodo: “È stato tutto molto stressante per 2-3 giorni, ma alla fine una volta per tutte è stata smentita la sciocchezza di chi pensa che il calcio si possa comprare, che è solo per i ricchi. Non accadrà mai. Il calcio fa parte della nostra storia, è di tutti i tifosi”. Il numero 1 della Uefa fa fatica a fare i nomi di Juventus, Barcellona e Real, ovvero i club che ancora non hanno abbandonato il progetto e spiega che non hanno provato a ricostruire il rapporto. “Hanno cercato di sfidarci ovunque. Se vogliono giocare la loro competizione possono farlo, ma non potrebbero giocare le nostre competizioni ed è divertente sapere che sono stati i primi a iscriversi alla Champions League. Non si tratta di monopolio. Possono creare la propria Lega e fare ciò che pensano sia giusto”.

agnelli e perez

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Dal punto di vista dei rapporti personali sono state cancellate amicizie importanti, come quella con Agnelli. “Non voglio parlare del presidente della Juventus, ma il mio rapporto con lui è stato molto aperto e onesto”, ammette Ceferin che poi rivela: “Avevo invitato Florentino Perez a Nyon prima che accadesse tutto, volevo parlare con lui di competizioni future. Ha cancellato l’incontro con un sms solo 24 ore prima. Noi non siamo mai stati invadenti o arroganti, mentre l’annuncio di quel progetto è stato un atto di incredibile arroganza e forse è per questo che non vogliono comunicare con la Uefa”.

eventuali sanzioni

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Ceferin ci tiene a precisare che quanto successo “non ha mai influenzato la loro partecipazione ai nostri tornei. Lo si vede dai loro successi: il Real giocherà la finale di Champions, il Barça quella femminile. Questo è un chiaro segno che le nostre competizioni sono sane, giuste e corrette. I club sono molto più grandi dei loro presidenti, allo stesso modo in cui la Uefa è più grande del suo presidente, poi è vero che a livello personale non ci sono più relazioni, anche perché comunicano solo attraverso le aule dei tribunali. Il calcio deve restare aperto a tutti e non faremo marcia indietro di un millimetro per difendere il modello sportivo europeo”. Vista la sentenza del tribunale di Madrid che autorizza la Uefa a eventuali procedure sanzionatorie, Ceferin non le esclude: “Vediamo cosa succede, ma naturalmente non lo escludo. La cosa più importante per la Uefa è dimostrare che le regole sono le stesse per tutti. Nel momento in cui avremo regole diverse per grandi e piccole, possiamo chiudere la porta. I tifosi sono chiaramente dalla nostra parte. L’intera famiglia del calcio, forse per la prima volta nella storia, si è opposta: club, federazioni nazionali, leghe, FIFPro, giocatori, allenatori, autorità europee e governi. Senza competizioni aperte, il calcio scomparirebbe”.

final four

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Ceferin parla anche della nuova Champions, dice che la final four “potrebbe essere un’opzione” e aggiunge che si sta lavorando “su una grande idea, ma è troppo presto per essere condivisa con il pubblico”, per poi soffermarsi sulle nuove regole del fair play finanziario. “È la prima volta che leghe, Eca e Uefa hanno concordato un sistema di sostenibilità finanziaria. Funzionerà e le sanzioni saranno forti se succede qualcosa”. Sulle proprietà-stato ritiene che “gli imprenditori possono dare maggiore sostenibilità al calcio, possono finanziare i settori giovanili, il movimento femminile, lo sviluppo del calcio, anche quello amatoriale, l’importante è che rispettino le regole”.

russia

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Si parla anche dell’esclusione del calcio russo. “Mi spezza il cuore sanzionare gli atleti perché non è la loro guerra. Non è bene che soffrano per questo. Ma in una situazione così terribile dobbiamo fare la nostra parte per porre fine a questa follia il prima possibile”. Al momento tramontato il progetto Superlega, sembra essere fallita anche l’idea del Mondiale ogni due anni. “Un’idea senza senso, mai discussa con le confederazioni. Ne ho parlato molto e tutti nella comunità calcistica e sportiva erano contrari”.

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