CDK, parla l’agente: “È in difficoltà, ma va aspettato. Il paragone con Kakà? Era meglio non farlo…”

Tom De Mul, nel corso di una trasmissione olandese, ha parlato così di De Ketelaere: “Un primo anno in un top club ha sempre i suoi alti e bassi ma Pioli e i dirigenti gli stanno dando fiducia. Farà come Tonali e Leao”

Il concetto è chiaro e l’ha ribadito anche il suo agente, Tom De Mul: “De Ketelaere va aspettato, le difficoltà che sta vivendo sono normali”. Il talento belga è alle prese con un inizio di stagione ombroso. Planato sul pianeta Serie A per 35 milioni più bonus, CDK ha sfornato un solo assist e poi si è eclissato. Contro il Monza ha sbagliato un gol a porta vuota, con la Cremonese è entrato male, Pioli l’ha tenuto in panchina nelle ultime cinque partite in Serie A. Si è messo di mezzo anche un infortunio. Calma, però. Ha fatto chiarezza anche il suo agente, ex calciatore olandese nonché vecchio compagno di squadra di Ibra ai tempi dell’Ajax.

FIDUCIA

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Nel corso di Sjotcast Podcast, trasmissione olandese, De Mul ha parlato così dell’ambientamento di De Ketelaere: “Il suo sviluppo è normale. Un primo anno in un top club ha sempre i suoi alti e bassi. In questo giocano un ruolo enorme le grandi aspettative che si sono create. Intanto c’è da dire che quella del Milan è stata una grande mossa, il trasferimento ha richiesto un po’ di tempo per essere finalizzato. Quindi da parte dei media c’è molta attenzione!”. E ancora: “Charles sta vivendo un momento difficile, ma lavora per avere successo. Il suo unico obiettivo è questo. Sono sicuro che ce la farà”. Sul paragone con Kakà: “Ricky è stato un fenomeno, ma è un accostamento che preferiresti non avere quando inizi in un nuovo club. Tuttavia, Pioli e i dirigenti gli stanno dando fiducia. Sono sereni”.

TONALI E LEAO

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Diciotto partite tra campionato e coppa fin qui: “Sta a lui combattere per tornare titolare. Per me è normale che al primo anno ci siano alti e bassi, non dobbiamo farci prendere dal panico. So che ne aveva parlato anche con la società. Nel senso che sapevano che sarebbe servito un po’ di tempo per adattarsi. Hanno avuto esperienze simili con Leao e Tonali. C’è da dire che tutte quelle aspettative, forse, hanno portato a una situazione in cui il ragazzo è stato giudicato in modo troppo severo. Alcune critiche sono giuste, ma le aspettative restano alte per il primo anno. La lingua, la nuova cultura, un club così grande. È una cosa normale”.

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