Causio: “Il Kun come Tevez, saprà fare due anni da top. E che coppia con CR7”

L’ex bianconero vede bene un eventuale arrivo di Aguero alla Juve: “A 32 anni oggi non sei vecchio. In un nuovo club può avere più stimoli”

La sua sigla da giocatore (CF7) è diventato anche il marchio di fabbrica della sua academy targata Juventus. In attesa di poter ricominciare a lavorare con i giovani in Friuli, Franco Causio segue sempre con grande interesse le vicende bianconere, in particolare i movimenti che riguardano il reparto offensivo.

Causio, come lo vedrebbe Aguero nell’attacco bianconero?

“Lo vedrei molto bene. Aguero è un giocatore che piace a parecchi, a cominciare da Guardiola, che lo ha avuto fino ad ora. Al Manchester City ha dimostrato di poter fare comodo a tante squadre, a patto però che stia bene fisicamente”.

L’età può rappresentare un limite?

“I tempi sono cambiati, a 32 anni adesso non sei più considerato vecchio. Ricordo quando Bearzot ai Mondiali dell’82 disse: “Porto un anziano”, riferito a me che all’epoca ne avevo 33. Adesso la carta d’identità pesa molto meno per un calciatore, basta guardare Ibrahimovic, che ne ha 40, e Buffon che ha già compiuto i 43. Se uno sta bene fisicamente l’età non conta. Io se fossi nella Juventus un contratto di un paio glielo farei, perché sono convinto che Aguero possa ancora dare tanto”.

Tevez arrivò alla Juventus alla soglia dei trent’anni e fece due stagioni al top. Aguero, argentino come lui, può diventare un Carlitos bis?

“Assolutamente sì, l’importante è che arrivi motivato e con la voglia di vincere ancora, come fece Tevez. Io non credo che Guardiola si sia stancato di lui, semplicemente al City Aguero ha fatto il suo tempo e il club ha deciso di puntare di più sui giovani. Avere la possibilità di giocare in una nuova squadra gli darebbe un surplus di motivazioni che potrebbero far molto comodo ai bianconeri”.

Crede che alla Juventus in questa stagione sia mancato soprattutto un centravanti?

“No, Morata come centravanti va più che bene, alla Juventus è mancato Dybala, un’assenza che è stata spesso sottovalutata: forse ci dimentichiamo troppo facilmente che Pirlo praticamente non lo ha mai avuto. Paulo è uno che ti fa vincere le partite da solo. In ogni caso bisogna tenere conto che questo è un campionato anomalo. Alla Juventus oltre a Paulo sono mancati, a turno, molti altri giocatori, Pirlo non ha mai avuto la squadra al completo. L’Inter è in testa perché con l’uscita dalla Champions ha avuto la possibilità di concentrarsi solo sulla Serie A e di lavorare per tutta la settimana”.

Aguero è il partner giusto per Cristiano Ronaldo, oppure per un allenatore rischia di diventare troppo complicato gestire due primedonne in campo?

“Io i giocatori bravi li voglio sempre avere in rosa. Poi dipende dagli allenatori metterli in campo e riuscire a farli rendere al meglio. Però non vedo problemi di convivenza tra i due: Aguero sta più in area di rigore, Ronaldo invece ama più partire sulla fascia. Non vedo alcun tipo di problema. Certo, prima di fare un investimento così importante credo che la Juventus debba fare una riflessione profonda sul futuro. E’ difficile dire in questo momento che squadra sarà quella della prossima stagione. Io credo che la società abbia già analizzato quello che è andato bene e quello che non ha funzionato, sono sicuro che non verranno rifatti gli stessi errori di quest’anno”.

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