Catanzaro a ritmo di record: 4-1 all’Avellino. Zeman ricomincia con un pareggio

La capolista, ora a +14 sul Crotone e a una settimana dallo scontro diretto, va sotto con gl’irpini, poi li travolge. Il Pescara del boemo, avanti 2-0, si fa riprendere dalla Juve Stabia

Sempre più Catanzaro, con la Serie B sempre più vicina. La squadra di Vivarini delizia gli oltre 10mila del Ceravolo con un altro show (4-1 all’Avellino) e vede salire a ben 14 punti il vantaggio sul Crotone che insegue.

Lunedì prossimo allo Scida ci sarà lo scontro diretto, ma è Lamberto Zauli – dopo il pari dei suoi a Picerno – a lasciare intendere quale sarà il significato della partita: “Per orgoglio personale vogliamo provare a battere la capolista e fare un regalo alla città e ai tifosi”. Resta l’orgoglio, appunto: ma recuperare 14 punti in 8 giornate sembra adesso poco realistico.

AVANTI

 

Anche perché la corazzata di Vivarini – migliore attacco e miglior difesa dell’intera Serie C – non mostra punti deboli né si permette momenti di distrazione: sotto per il guizzo di Marconi nel primo tempo, il Catanzaro raggiunge l’Avellino con Biasci (ribattuta su rigore parato da Pane) e lo sorpassa con il gol numero 22 del capocannoniere Iemmello, per poi dilagare – dopo il rosso ad Auriletto, per aver impedito una chiara occasione da gol – con il bis di Biasci (che arriva a 16 in stagione) e il poker di Pontisso. Quarta sconfitta di fila per Rastelli alla guida degli irpini. Il Crotone, come accennato, perde ulteriormente contatto dalla vetta dopo l’1-1 sul campo del solidissimo Picerno (ne ha persa una sola nelle ultime 10 giornate): succede tutto nel secondo tempo, con i lucani avanti grazie a Santarcangelo – 20 anni e 3 gol in campionato, fresco di firma sul primo contratto tra professionista – e raggiunti dal subentrante D’Errico.

ATTESA

 

C’era grande attesa per il terzo debutto di Zdenek Zeman, 75 anni, alla guida del Pescara e – come prevedibile – all’Adriatico non sono mancate le emozioni nel 2-2 con la Juve Stabia. Il nuovo corso del boemo si apre con la doppietta del ritrovato centravanti Lescano (preferito un po’ a sorpresa a Vergani), ma i biancazzurri falliscono le occasioni per chiuderla, si fanno rimontare da Silipo e Zigoni e si vedono annullare in pieno recupero un gol di Merola che lascia a Zeman grandi dubbi (“Era buono, l’arbitro ha fischiato fallo di confusione”). Alla resa dei conti, però, Pochesci salva probabilmente la panchina e il Pescara si fa raggiungere al terzo posto. Sul podio infatti c’è adesso anche il Foggia, al terzo successo di fila (il secondo da quando Mario Somma ha sostituito Gallo): allo Zaccheria finisce 2-0 con la Viterbese, primo gol in rossonero dello spagnolo Rutjens e – dopo l’espulsione di Mastropietro, che lascia i laziali in dieci da inizio ripresa – raddoppio del difensore-bomber Garattoni, schierato da quinto di centrocampo e arrivato a quota 7 gol.

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