Cataldi al centro della Lazio “Non chiamatemi più baby”

L’infortunio di Lucas Biglia (e la relativa gestione del problema al polpaccio) è stato una mazzata per la Lazio, che si ritrova per almeno un mese e mezzo senza il suo capitano. A voler trovare un aspetto positivo nella vicenda, può essere la grande occasione di Danilo Cataldi: alla terza stagione in prima squadra, il talento cresciuto nel settore giovanile e passato per Crotone può spiccare il volo e dare uno scatto alla sua crescita che – soprattutto nello scorso anno – gli ha permesso nonostante diverse difficoltà di essere nei pre-convocati di Conte per l’Europeo. Ieri Cataldi ha fatto visita a Chiara Insidioso, la giovane tifosa della Lazio ridotta in stato vegetativo da due anni dopo le botte del suo ex fidanzato: “Mi sono sentito di fare questo gesto e sono contento che abbia apprezzato” ha detto il giocatore a Lazio Style Channel. “Ha tanta forza, come il papà: spero che le sue condizioni migliorino e che presto possa tornare allo stadio”.

miglioramenti — Parla ovviamente anche di calcio, Cataldi, in un momento della stagione che alla Lazio serve per capire quali possano realmente essere gli obiettivi da raggiungere: “Ci sono dei difetti, non siamo ancora al 100% e a volte quello che proviamo in allenamento non ci riesce in campo durante le partite. Domenica contro l’Empoli abbiamo lasciato agli avversari la gestione della partita durante il secondo tempo, è un errore che non va fatto. E a Udine non succederà”. Cataldi, contro l’Udinese, ha segnato il suo primo gol in maglia biancoceleste, il 17 dicembre in Coppa Italia: “Mi sento cresciuto: lo scorso anno non è andato benissimo ma si migliora soprattutto quando le cose non vanno bene. L’assenza di Biglia mi responsabilizza: è un giocatore difficile da sostituire, quasi impossibile, io cerco di fare del mio meglio. Ma avere un sostituto di Biglia non vuol dire giocare come lui: è un ruolo molto particolare, non si può imparare tutto in una partita”. Questi due mesi possono anche togliergli l’etichetta di “ragazzino”: “Starà a me far capire che non sono più un bambino”.

Cataldi (contro la Francia) con la maglia dell’Under 21. Lapresse

Cataldi (contro la Francia) con la maglia dell’Under 21. Lapresse

carriera — Impressionato da Pirlo (“Sembra che non tocchi mai il pallone, in realtà ce l’ha sempre lui”), al fantacalcio Danilo prenderebbe Higuain, Belotti e Immobile: “Ciro è un uomo spogliatoio. L’ho conosciuto in Nazionale e le sue qualità mi hanno sorpreso”. E, a proposito dell’Italia, Cataldi ci pensa ma fino a un certo punto: “Ho avuto modo di incontrare Ventura. Ci penso, ma prima penso alla Lazio. Questa è la mia Nazionale, voglio fare bene qui e portarla dove merita. Poi, certo che sarei felice di indossare la maglia azzurra: è il sogno di ogni calciatore”. La Nazionale di Cataldi passa anche dai traguardi da raggiungere con la Lazio: “Juventus e Napoli hanno un organico superiore, sotto non vedo una terza, una quarta o una quinta sicure. La Lazio, una volta limato qualche difetto, se la giocherà con tutti”. Anche senza Biglia, ma con Cataldi.

 Marco Calabresi  

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