Castagne, stoccata a Gasperini: “Con lui non c’era dialogo. La Premier un sogno”

LONDRA (INGHILTERRA) – Timothy Castagne, approdato al Leicester nella sessione estiva di calciomercato, spiega in un’intervista al tabloid inglese The Guardian il motivo del suo addio all’Atalanta, club con il quale ha raggiunto il terzo posto in Serie A e i quarti di finale di Champions League: “La Premier League è sempre stata un sogno, ho sempre amato Thierry Henry, è stato il mio idolo da quando ero un ragazzino”. Il belga non le manda a dire e tira la stoccata a Gasperini: “Volevo un allenatore con cui poter avere una relazione. Con Brendan Rodger possiamo parlare, può aiutarmi a lavorare sui miei punti deboli e cose del genere”

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Castagne, che attacco a Gasperini!

Un dialogo che, a giudicare dalle parole di Castagne, con Gasperini mancava: “Lui non parlerebbe con nessuno . È molto bravo tatticamente, ha ottime idee, ma semplicemente non avevamo quel tipo di rapporto. Dipende dal giocatore, c’è chi ce la fa anche senza, ma io sono uno di quelli che ha bisogno del dialogo. Dopo la partita mi chiedevo: ‘Come sono andato? Cosa ho fatto bene? ‘. Mi avrebbe aiutato per la fiducia, ma all’Atalanta questo aspetto non l’ho trovato”. Castagne spiega poi come i calciatori della Dea si sono preparati per il ritorno in campo durante il lockdown: “Abbiamo ricevuto un tapis roulant e dovevamo correre ogni giorno. Quindi dopo il lockdown eravamo più preparati delle altre squadre”. Bergamo è stata una delle città più colpite dal virus. Un evento che ha spinto ancor di più il gruppo a dare il massimo: “È stato un momento difficile per tutti lì, soprattutto in città”.

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