Caso Pogba, le novità: pagato uno stregone, ma non per fare il malocchio a Mbappé

Franceinfo rivela i dettagli del secondo interrogatorio a cui è stato sottoposto il centrocampista della Juve: anche la mamma sarebbe stata minacciata in casa

Emergono nuovi dettagli in merito al caso della tentata estorsione a cui sarebbe stato sottoposto Paul Pogba. A rivelarli è Franceinfo: un quadro secondo cui anche Yeo Moriba, la madre del calciatore, sarebbe stata minacciata a luglio nella sua casa da persone che affermavano di aver protetto suo figlio “da chi gli voleva male”, chiedendo 13 milioni di euro alla famiglia del calciatore.

Secondo interrogatorio

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Intanto emerge anche un secondo interrogatorio cui sarebbe stato sottoposto Pogba dalla giustizia francese in agosto, nel quale il calciatore avrebbe affermato di aver pagato uno stregone ma non per fare un malocchio a Kylian Mbappé bensì per fare avere dei soldi a un’associazione umanitaria che si occupa dei bambini dell’Africa, aggiungendo di poter provare quanto afferma. Si è detto anche convinto che suo fratello Mathias stia agendo sotto la pressione di estorsori.

Minacce reiterate

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Al suo arrivo a Torino, Pogba avrebbe ricevuto un messaggio minaccioso in cui gli si intimava di “pensare a noi”. Il giocatore avrebbe già cambiato due volte il suo recapito telefonico, dopo aver anche ricevuto una visita all’ingresso della Continassa da parte di “due persone, e una terza rimasta in macchina”, che avrebbe chiesto alla vigilanza di allontanare. La magistratura sta cercando di fare luce sugli episodi denunciati e sarebbe stato ascoltato anche il responsabile della sicurezza della Francia, incaricato di proteggere anche la madre del calciatore.

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