Il caso Juventus–Napoli, con l’iniziale verdetto della giustizia sportiva che comminò al Napoli la sconfitta per 0-3 a tavolino per non essersi presentato all’Allianz Stadium ad oggi ribaltato dal del Collegio di Garanzia del Coni che ha accolto il ricorso avverso a quella sentenza della società campana, continua a far discutere. La partita dovrà essere rigiocata ed alla squadra partenopea è stata annullata la penalizzazione di un punto in classifica. Nonostante, in conformità al protocollo sanitario normativo federale vi fossero i presupposti per disputare il match, il Napoli non partì per la trasferta piemontese per disposizione dell’Autorità Sanitaria Locale a tutela della salute pubblica in piena emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19.
Il direttore sportivo del Parma, Marcello Carli, ha parlato della vicenda, legandola alla partita dei ducali a Udine (all’epoca la squadra emiliana aveva 7 giocatori positivi al Covid-19, ndr), giocatasi in condizioni simili a quelle che portarono l’Asl a sospendere la trasferta azzurra a Torino.
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Queste le dichiarazioni del dirigente emiliano.
“Col senno di poi, andrei comunque ad Udine? Tutta la vita. A me le scorciatoie non sono mai piaciute. Ho preso anche delle belle botte, mi prendo le mie responsabilità ed è giusto che qualche volta paghi ma le scorciatoie io non le prenderò mai. In quel momento eravamo convinti per il Parma, ma soprattutto per il calcio, che dovevamo dare un segnale forte, che dovevamo giocare contro tutti e davanti a tutti per portare in fondo il campionato. Il motivo per cui il Napoli non è partito non lo so e non mi interessa saperlo, avranno avuto i loro motivi. Noi se la dovessimo giocare altre dieci volte, anche a costo di rimetterci, farei sempre andare la squadra. Non rinnego le mie idee per un punto in classifica” – queste le parole del direttore sportivo del Parma, Marcello Carli.
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