Caso Donnarumma, nessun incontro con Raiola. Ma i contatti proseguono

Il Milan attende le mosse dell’agente del portiere: nel caso non arrivasse il rinnovo, seguiti Maignan, Musso e Gollini

L’Europeo Under 21 azzurro evoca brutti ricordi: a inizio estate 2017, in Polonia, mentre Gigio cercava di fare il suo mestiere furono lanciati dollari falsi nella sua porta e poi esposto uno striscione di protesta. Erano le settimane del tormentato rinnovo del contratto rossonero con lo scontro tra Raiola (agente di Donnarumma) e il Milan cinese. Finì, a luglio, con il prolungamento al giugno 2021 e lo stipendio alzato a sei milioni all’anno.

Ci risiamo: ieri è iniziato l’Europeo dei ragazzi e la scadenza del contratto di Gigio è di nuovo dietro l’angolo. Ci sono stati numerosi incontri tra le due parti e non ne sono in programma di nuovi, non di persona almeno: i contatti telefonici tra Maldini e Massara, d.t. e d.s. rossoneri, e il procuratore restano frequenti. Non c’è molto da aggiungere ai discorsi che ognuno ha già pronunciato: l’offerta rossonera da 8 milioni è per il club la più alta possibile. Uno sforzo in tempi di sostenibilità economica che il Milan considera all’altezza del suo giovane portiere.

CANDIDATI

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La controparte però non ha ancora accettato: riflette su altre possibili opportunità alternative, anche se al momento nei top club europei il ruolo sembra già ben coperto. E chi pensa a Gigio deve mettere in preventivo grandi investimenti: anche se il cartellino sarà gratuito, ci sono le spese di ingaggio e ovviamente la ricca mediazione per chi rappresenta il giocatore. In questa storia c’è anche una componente romantica: Donnarumma che sogna il debutto Champions con il Milan, coronamento di una carriera rossonera iniziata con le giovanili. Un desiderio condiviso anche dalla società: il sì al rinnovo sarebbe anche per questo accolto con grande sollievo. Viceversa la separazione diventerebbe dolorosa. Ma il club lo mette in preventivo, motivo per cui valuta le candidature di Mike Maignan, 25 anni, del Lilla. O, restando in A, di Musso dell’Udinese e Gollini, Atalanta. Tutti con stipendi decisamente più contenuti.

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