Caso arbitri in B, l’Aia: “Inchiesta nota, pronti ad agire a fine indagini”

L’associazione dei fischietti: con la Figc siamo già a disposizione della Procura federale

Poche righe significative, con cui l’Aia – l’associazione italiana arbitri – interrompe a metà pomeriggio il silenzio dopo la deflagrazione del caso che vede due fascicoli aperti (uno dalla Procura federale, l’altro della giustizia ordinaria che vede in campo la Procura della repubblica di Roma) dopo la denuncia dei due ex arbitri di Serie B, Daniele Minelli e Niccolò Baroni, secondo cui i giudizi degli arbitri della serie cadetta sarebbero stati manomessi per manipolare dismissioni e promozioni. Parole stringate con cui l’associazione guidata dallo scorso febbraio dal presidente Alfredo Trentalange, dopo i 12 anni di guida di Marcello Nicchi, sembra voler sottolineare una volta di più una discontinuità col passato.

“A disposizione della Procura”

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“Siamo a conoscenza – si legge nella nota diffusa dall’Aia – del procedimento in questione relativo alla stagione sportiva 2019/2020. La nuova governance, in collaborazione con la Figc, si è infatti fin da subito messa a disposizione della procura federale, per fornire tutti gli atti e gli elementi necessari agli accertamenti”.

“Pronti ad agire”

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“Eventuali provvedimenti – conclude l’Associazione italiana arbitri, i cui nuovi vertici sono in carica dallo scorso 14 febbraio – saranno immediatamente assunti all’esito della chiusura indagini”.

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