Il portiere del Porto: «Siamo ambiziosi. Entusiasmo e coraggio possono superare le qualità individuali»twitta
TORINO – Soltanto José Mourinho e André Villas-Boas erano riusciti a vincere, sulla panchina del Porto, le prime quattro partite del girone di ritorno. In entrambi i casi, la stagione dei “dragoes” si era conclusa con un triplete: leggendario quello di Mou nel 2004 (Liga, Coppa e Champions), di tutto rispetto quello dell’attuale tecnico dello Shanghai nel 2011 (Liga, Coppa ed Europa League). Probabilmente, Nuno Espirito Santo non aspira a tanto, cosciente che la Coppa di Portogallo è già andata e, soprattutto, che per vincere la massima competizione continentale la sua squadra avrebbe bisogno di un vero e proprio miracolo.
L’autostima dei dragoes
Ciononostante, se il giorno del sorteggio di Nyon, un Porto non proprio brillante guardava alla Juventus come a una montagna invalicabile, due mesi più tardi l’autostima dei dragoni è cresciuta proprio tanto: «Sette mesi fa, abbiamo battuto, nei preliminari di Champions League, una squadra formata da eccellenti calciatori come la Roma perché a volte, l’entusiasmo, il desiderio, lo sforzo e il coraggio possono essere più importanti delle qualità individuali». Iker Casillas ci crede per davvero e, in un’intervista concessa al sito della Uefa, ha esortato i suoi compagni a seguirlo: «Siamo arrivati fino a questo punto per godere, essere ambiziosi e sognare».
TUTTO SULLA CHAMPIONS
Carriere parallele
Il portierone spagnolo del Porto ha, inoltre, ricordato come la sua traiettoria professionale sia stata parallela a quella di Gigi Buffon: «Abbiamo avuto una carriera molto simile: entrambi abbiamo vinto molto giocando, spesso e volentieri, l’uno contro l’altro. Il calcio italiano non avrà mai più un portiere come lui. Uno che, sia in Europa che nel mondo, è considerato tra i migliori della storia. La nostra, però, è una rivalità sana perché siamo amici e giocare contro di lui è sempre un piacere».
