Casale, allo stadio pietra d’inciampo per il presidente finito ad Auschwitz

Posto un sampietrino in memoria dei deportati davanti al Natal Palli, come tributo allo storico fondatore e vincitore dello scudetto 1914

Una pietra d’inciampo – il simbolico sampietrino in memoria dei deportati – davanti allo stadio Natal Palli di Casale Monferrato. È il tributo deciso per Raffaele Jaffe, fondatore e presidente del Casale dello Scudetto 1914, dal sindaco di Casale Federico Riboldi che l’ha inaugurata nel Giorno della Memoria, con il presidente della Comunità Ebraica Elio Carmi e Giuseppino Coppo, uno dei due presidente del Casale Fbc (di cui era anche presente una delegazione).

Jaffe è morto il 6 agosto 1944 ad Auschwitz dove era stato deportato in quanto ebreo, nonostante la conversione avvenuta nel 1937 dopo il matrimonio con una ragazza cattolica. La sua storia, legata a doppio filo con il Casale e raccontata di recente da Adam Smulevich nel libro “Presidenti”, ha fatto in modo che la deposizione della pietra sia avvenuta davanti allo stadio e non, come succede di solito, di fronte alla sua abitazione.

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