Carnevali esclusivo: "L'Inter mi ha chiesto Raspadori" 

La “gioielleria” Sassuolo non chiude mai e ogni anno mette in vetrina una pietra preziosa grazie al lavoro dell’ad Giovanni Carnevali e dei suoi collaboratori. L’ultima gemma, “scoperta” dal mondo del pallone nella seconda metà del passata stagione, si chiama Giacomo Raspadori, attaccante classe 2000 che ha vinto l’Europeo con l’Italia. L’Inter lo voleva la scorsa estate e domani sera al Mapei Stadium se lo troverà di fronte da avversario. Per il ventunenne di Bentivoglio sarà una partita speciale perché non ha mai nascosto di essere tifoso nerazzurro. Il match, però, avrà un sapore particolare anche per Carnevali, da oltre 35 anni legato da una profonda amicizia con l’ad dell’Inter Beppe Marotta.

Carnevali, come vive l’avvicinamento a Sassuolo-Inter?

«Con gioia perché sfideremo la squadra che ha lo scudetto sul petto. Sarà un grande evento con tanta gente sugli spalti. Spero che presto la capienza degli stadi torni al 100% perché lo spettacolo nel calcio sono anche i tifosi».

Il suo amico Marotta quest’estate voleva portargli via Raspadori?

«Beppe è uno che ci vede lungo… Mi ha chiesto sia Raspadori sia Scamacca, ma non ce l’ha fatta (ride, ndr). Noi vogliamo puntare sui giovani e per questo abbiamo ceduto Caputo: adesso Giacomo e Gianluca avranno più possibilità di mettersi in mostra. Il nostro club non ha bisogno di vendere a tutti i costi e facciamo determinate operazioni solo quando lo riteniamo opportuno, tenendo conto anche e soprattutto del bene dei ragazzi».

Come successo per Locatelli, passato alla Juventus.

«Manuel è forte e lo sta dimostrando anche a Torino».

Con l’amicizia che avete, Marotta non ha una corsia preferenziale per prendere Raspadori la prossima estate?

«Chi lo pensa commette un grande errore. Siamo due professionisti e vogliamo il bene delle rispettive società. Ecco perché tra noi diverse trattative in passato sono state complicate: alcune le abbiamo chiuse, altre no. È un amico, ma anche per una persona intelligente e conosce le leggi del calcio».

Secondo lei Raspadori finirà in Italia o all’estero?

«Premesso che adesso sta bene con noi e non pensiamo di privarcene, mi sembra che i nostri club siano tornati a concentrarsi sul mercato italiano e non vogliono più farsi sfuggire gli elementi di valore. Uno come Raspadori però è osservato anche da società straniere».

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