Carica Juric: “Persi troppi punti, col Bologna voglio un Torino arrabbiato”

Il tecnico alza l’asticella: “Non possiamo sederci sui miglioramenti rispetto all’anno scorso. Sanabria e Zaza mi dimostrino che sono da Toro”

Dal nostro inviato Mario Pagliara

11 dicembre – Torino

Il discorsetto lo aveva fatto ieri alla squadra durante l’allenamento, in qualche modo oggi Ivan Juric ne ha ripercorso i contenuti nella conferenza della vigilia della sfida di campionato in programma domani alle 12.30 contro il Bologna. “Ho spesso la sensazione che la squadra si voglia quasi accontentare di competere bene, pensando che possa bastare. Accontentandosi dei tanti miglioramenti avuti rispetto allo scorso anno. Invece io dico che non è sufficiente – sottolinea Juric -. Devono avere un altro tipo di cattiveria. Le occasioni passano, noi stiamo lasciando per strada troppi punti. Dobbiamo crescere molto”. E lo ripete ancora: “Sembra quasi che la squadra sia contenta di essere giusta, tosta e di giocarsela. Vorrei invece che la squadra facesse un salto di qualità, che diventi più consapevole delle occasioni che ogni partita ti dà”. E aggiunge: “Vanno bene l’identità e i miglioramenti, ma la mia sensazione è come se adesso la squadra sia appagata. Bisogna avere una rabbia diversa per portare a casa il risultato”.

Verso il Bologna

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La sferzata del tecnico arriva a poche ore dal confronto in programma domani, allo stadio Olimpico, contro il Bologna dell’ex Mihajlovic. “Il Bologna è stato costruito benissimo da Sabatini in questi tre anni – evidenzia Juric -, hanno tanti ottimi giovani. Avendo aggiunto anche Arnautovic, adesso hanno una fisionomia superiore. Sarà una gara difficilissima, nella quale dobbiamo cercare di vincere e di andare avanti”. E allora, si entra nei temi di questa sfida per la quale Juric non potrà avere Mandragora a pieno regime (al limite utile per uno spezzone nel finale), “è una buona notizia che sia rientrato con noi ad allenarsi, ma Mandragora deve trovare il ritmo e ci vorrà un po’ di tempo. Per domani non ci posso contare”. Ci sarà invece Tommaso Pobega, “lui ha sofferto un po’, vediamo se domani ci sarà. Sta migliorando, speriamo di sì”. Il tecnico granata continua nel bollettino: “Ansaldi è recuperato, magari non sarà il caso di impiegarlo dall’inizio ma può essere una risorsa. Djidi è fuori, ma per gli altri, più o meno, ci siamo”.

L’ultimo scatto

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Dimenticare la scialba prestazione di Cagliari: domani il tecnico vuole rivedere un Toro che torni ad esprimersi sui buoni livelli del periodo. “Sia con l’Empoli sia a Cagliari siamo andati in vantaggio e poi siamo stati recuperati, senza essere riusciti a fare l’ultimo scatto per vincere. E’ un aspetto da migliorare, è un aspetto di cognizione e di crescita anche emotiva”. Dalla sfida di domani il discorso poi torna nuovamente all’estate e Juric dice: “Non siamo intervenuti su niente, o almeno non è stata realizzata quell’idea globale che io avevo in testa. E non c’è stata nemmeno l’intenzione di farla. Gli obiettivi erano diversi, seppure sia arrivato Pjaca che ho portato io. Si è fatto lo 0%”. E commenta sul mercato di gennaio alle porte: “Gennaio non è un mercato che ti stravolge o nel quale si fanno grandi cose. Sono comunque contento di questa squadra, si va avanti così cercando di migliorare”.

Le scelte

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Da domani il Toro inizia un mini tour de force: 4 partite in 10 giorni, Coppa Italia in casa della Sampdoria compresa. “Abbiamo queste quattro partite e giocheranno tutti”, assicura Juric. Domani Rodriguez viaggia verso il ritorno dal primo minuto: “L’altro giorno ho visto Buongiorno un po’ stanco, vediamo se gioca lui o Rodriguez”. Aria di staffetta anche davanti: “Sanabria e Zaza hanno entrambi una grande occasione per dimostrare chi sono. Non ci sarà Belotti, lo abbiamo avuto poco: vorrei che mettessero di più, vorrei che loro due dimostrassero che sono giocatori da Torino”. E chiude con un appello al pubblico: “Spero che domani ci sia tanta gente, che venga più gente possibile e che sia una bella giornata”.

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